Opera Neon, il browser AI che crea app e riassume contenuti

Opera ha appena lanciato Neon. Non è solo un motore di ricerca, ma un vero assistente operativo: può riassumere articoli, recuperare contenuti visti giorni prima, scrivere codice, creare mini-app e persino pubblicare su Slack. Il tutto partendo da un semplice prompt.

Neon: il browser AI di Opera che pensa e agisce per noi

La vera novità di Neon è il sistema “Cards“: prompt riutilizzabili che funzionano come blocchi logici. Si possono combinare per creare azioni complesse, come confrontare prodotti o estrarre dati da più fonti. E con “Tasks“, si può organizzare tutto in spazi di lavoro tematici, dove chat e schede AI convivono in un ecosistema fluido.

Oltre al chatbot integrato, Neon include Neon Do, una funzione che esegue compiti su richiesta. Ad esempio, è capitato di leggere un blog su Substack? Neon può riassumerlo e inviarlo al proprio team. Si ha bisogno di recuperare un video visto la settimana scorsa? Neon lo trova in quattro e quattr’otto. Il browser tiene traccia del contesto dell’utente e lo usa per anticipare le sue esigenze.

Accesso su invito, ma non gratuito

Tutto molto bello, ma… Opera Neon non è ancora aperto a tutti. L’accesso avviene tramite invito e costa 19,99 dollari al mese. Opera lo definisce un progetto pensato per chi usa l’AI ogni giorno, e punta a costruire una community di utenti avanzati che contribuiscano a modellarne l’evoluzione.

Il futuro della navigazione è nel segno degli agenti AI

Con Neon, Opera si unisce a realtà come Perplexity e The Browser Company, che stanno reinventando il concetto stesso di browser. Non più solo finestre sul web, ma strumenti intelligenti che agiscono, apprendono e collaborano. La navigazione sta diventando sempre di più un’esperienza attiva, personalizzata e automatizzata.

Visite totale 3 , 3 visite oggi
Scorri verso l'alto