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Online Safety Act: sconfitta per Wikipedia in tribunale

Online Safety Act: sconfitta per Wikipedia in tribunale

Wikimedia Foundation ha perso la sua battaglia legale contro la legge del Regno Unito, denominata Online Safety Act, che impone la verifica dell’età per impedire l’accesso a contenuti non adatti ai minori. Il giudice ha tuttavia evidenziato che Ofcom e il Segretario di Stato per la scienza, l’innovazione e la tecnologia devono garantire il funzionamento di Wikipedia.

Interpretazione della Categoria 1

La legge in vigore dal 25 luglio prevede l’implementazione della verifica dell’età da parte di siti web e app. All’inizio di maggio, Wikimedia Foundation ha presentato un ricorso sulla classificazione dei siti prevista dall’Online Safety Act. Wikipedia potrebbe essere inserita nella Categoria 1, la stessa dei social media.

La fondazione dovrebbe quindi verificare l’età di tutti gli utenti britannici che accedono all’enciclopedia libera, incluso i volontari che scrivono e aggiornano gli articoli. Ciò potrebbe avere conseguenze per la privacy e per la sicurezza. C’è il rischio di data breach, stalking, denunce e arresti nei paesi repressivi.

Wikimedia evidenzia che la definizione di Categoria 1 è troppo vaga e ampia, in quanto basata sulla presenza di un sistema per i suggerimenti dei contenuti, sulla presenza di una funzionalità di condivisione e sul numero di utenti attivi al mese.

L’inclusione nella Categoria 1 verrà decisa da Ofcom, ma la fondazione ha deciso di muoversi in anticipo. Come comunicato a fine luglio, le udienze presso l’Alta Corte di Giustizia di Londra sono avvenute il 22 e 23 luglio. Il giudice ha respinto oggi il ricorso di Wikimedia. La decisione non fornisce una protezione legale a Wikipedia, ma “non dà a Ofcom e al Segretario di Stato il via libera per implementare un regime che ostacolerebbe in modo significativo le operazioni di Wikipedia“.

In pratica deve essere garantita la protezione a Wikipedia e agli utenti. L’Alta Corte suggerisce quindi che Ofcom potrebbe trovare un’interpretazione flessibile delle norme in questione o che le norme stesse potrebbero richiedere una modifica in Parlamento. Le prime decisioni di Ofcom sulla classificazione dei siti sono previste entro l’estate.

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