In uno scenario
tecnologico complesso e sempre più dominato dal software e dall’AI, è
necessario un cambio di paradigma che sposti dall’esposizione all’esperienza.
Sì, perché le integrazioni tra piattaforme e soprattutto l’intelligenza
artificiale non si vedono “a scaffale”, non basta esporre i prodotti
per poterne assaporare i vantaggi e le qualità. Per questo motivo cade anche il
concetto di “show room” per migrare verso qualcosa di più complesso
ed esperienziale. Èin quest’ottica che HP ha inaugurato presso la propria
sede di Cernusco sul Naviglio, nei pressi di Milano, il suo nuovo HP Experience
Center che di fatto sostituisce il vecchio show room.

In fondo, oramai,
tutti i notebook, da fuori, si assomigliano; e non è certo un cartellino
prezzo, con poche caratteristiche tecniche spesso tutte uguali, a poter
trasferire le vere differenze tra prodotto e prodotto; e soprattutto a PC
spento è impossibile capire quanto la dotazione software integri e completi le
potenzialità della macchina. Poter sperimentare è il primo vero passo verso una
scelta consapevole.

Lo stesso dicasi per
le stampanti multifunzione: una cosa è elencarne le funzioni e le prestazioni;
una cosa ben diversa è replicare un workflow di una gestione documentale ibrida
carta/digitale in una postazione vera, con prodotti veri, che permettano di
stabilire anche i famosi “tempi e metodi” sulla base dei quali è
possibile proiettare l’impatto – che si spera positivo – sulla produttività
personale o aziendale che sia.

Giampiero
Savorelli, amministratore delegato di HP Italy, ha sottolineato l’importanza
di questo cambio di paradigma, capace di raccontare l’innovazione in modo concreto e contestualizzato.
L’obiettivo non è più solo mostrare prodotti, ma offrire un ambiente in cui
comprenderne l’impatto reale sul lavoro e sulla vita quotidiana.

Il centro è stato
riprogettato per accogliere professionisti, clienti e partner in uno spazio che
simula diversi scenari d’uso – dalla casa all’ufficio, fino alle attività in
mobilità – integrando tecnologie per la collaborazione, la sicurezza e la produttività.
L’Intelligenza Artificiale, al centro della trasformazione che HP immagina per
il prossimo futuro, è presentata non come promessa astratta, ma come strumento
ormai parte dei processi e dei flussi operativi di molte organizzazioni. Le
postazioni sono attrezzate e funzionanti, connesse tra di loro in rete, a
ricostruire ambienti lavorativi e domestici: gli operatori, i buyer e i
decisori aziendali possono così valutare il vero impatto dell’introduzione delle nuove tecnologie.


Durante
l’inaugurazione sono stati condivisi gli elementi strategici alla base del
progetto: un luogo dove osservare, comprendere e sperimentare, con sessioni
pratiche, momenti di formazione e dimostrazioni live. Ma già nei primi giorni
dopo l’inaugurazione – ci hanno detto a margine dell’incontro – le prenotazioni
del nuovo Experience Center da parte del management di HP sono andate
velocemente verso il “tutto esaurito” non solo per eventi prettamente
dimostrativi ma anche solo per ospitare degli incontri di lavoro che poi
possono sfociare in una prova sul campo delle diverse soluzioni.
Un ambito importante è quello della “collaboration”: HP infatti ha acquisto qualche anno fa il produttore specializzato in hardware per le videoconferenze Poly, la cui offerta è oramai interamente integrata di quella di HP.

Soluzioni che vanno
ben oltre il mondo home e quello small office, ma scollimano facilmente verso le
applicazioni professionali: ci riferiamo per esempio alla stampa di grande
formato, sulla quale HP ha prodotti, storicità e leadership consolidati: qui si
va dai grandissimi disegni tecnici a giganteschi poster a colori di qualità
fotografica. Oppure altri mondi innovativi legati all’imaging: proprio qui
siamo stati incuriositi da HPZ Captis, una specie di grande tronco di cono – chiaramente un
prodotto ultra-professionale – da appoggiare su materiali e tessuti per
derivarne una texture fedelissima grazie a una serie di luci distribuite su
tutta la superficie interna.

L’immagine catturata è ottenuta eliminando tutti i
riflessi, così da avere una texture fedele e neutra da “effettare”
poi in opera, grazie a un processo di rendering.

Si tratta del classico
prodotto che va visto e provato, che si fa fatica a raccontare; e che in un
contesto come il nuovo Experience Center di HP trova il suo habitat migliore.

Ci resta un solo
grande interrogativo: se è vero com’è vero che non basta più vedere un
apparecchio per capirlo ma bisogna anche usarlo, la stragrande maggioranza dei
negozi attuali – fatti di corsie e corsie di soli scaffali – dovrebbero essere
radicalmente rivisti. A meno che Non si voglia vendere solo a chi sa già bene
che prodotto vuole, una minoranza per la quale l’online basta e avanza.


