D’ora in poi, ogni nuovo file Word creato su Windows verrà automaticamente salvato su OneDrive o SharePoint, senza chiedere il nostro parere.
Word salverà tutto sul cloud, che ci piaccia o no
Fino a oggi, il salvataggio automatico su cloud era un’opzione che si doveva attivare di proposito. Microsoft lo presentava come una comodità, spettava poi all’utente decidere di approfittarne oppure no. Ora l’equazione si inverte. Il cloud diventa lo standard, e va disattivato se si preferisce mantenere i documenti sul proprio computer.
I nuovi documenti si chiameranno “Document-DataCorrente” invece del generico “Document1”. Il pulsante di salvataggio automatico in alto sarà già attivo. Quando si premerà Ctrl+S, un messaggio informerà che “Questo file è stato creato nel cloud”.
I vantaggi secondo Microsoft
L’azienda di Redmond elenca una serie di vantaggi che sembrano usciti da una presentazione aziendale: maggiore sicurezza, conformità normativa, nessun rischio di perdere il lavoro, sincronizzazione tra dispositivi, collaborazione semplificata. E ovviamente l’integrazione con Copilot, l’assistente AI che richiede una licenza separata.
Sono vantaggi reali, non c’è dubbio. Ma esistevano già per chi sceglieva consapevolmente di usare il cloud. La differenza è che ora Microsoft decide per noi quale sia il modo “giusto” di lavorare. Per non parlare dei problemi noti. Se si avvia Word mentre un’altra sessione è già aperta, il nuovo file non si salva automaticamente. A volte il nome del documento non si aggiorna correttamente. Se si disabilita la schermata iniziale, il primo file creato non viene salvato automaticamente sul cloud.
Sono bug che suggeriscono una funzione implementata in fretta, spinta sul mercato prima di essere completamente perfezionata. Microsoft sta usando gli Insider come beta tester.
Come disattivare il salvataggio su cloud (per ora)
La buona notizia, è che si può ancora scegliere. Nelle Opzioni di Word, sotto Salvataggio, si troverà “Crea automaticamente nuovi file nel cloud”. Un checkbox che si può deselezionare per tornare al comportamento tradizionale.
Ma per quanto ancora? La storia di Microsoft è piena di opzioni che iniziano come modificabili e poi diventano obbligatorie. Il copione è sempre lo stesso. Introdurre la novità come di default, ma modificabile, aspettare che gli utenti si abituino (o si rassegnino), poi rimuovere l’opzione di scelta.
Salvare tutto sul cloud significa che i propri documenti vivono sui server di Microsoft. Certo, sono crittografati. Certo, Microsoft promette di non guardarli. Ma sono comunque dati che escono dal proprio controllo diretto.
Cosa succede se l’account viene compromesso? Se Microsoft ha un’interruzione di servizio? Se si decide di cancellare l’abbonamento a Office 365? I documenti diventano ostaggio di decisioni e circostanze che non si controllano.
Il salvataggio su cloud anche per PowerPoint ed Excel
Per ora è solo Word, ma Microsoft ha già annunciato che PowerPoint ed Excel seguiranno entro fine anno. È facile immaginare il prossimo passo: OneNote, Outlook, forse persino Paint e Notepad.
La funzione è attualmente in test con Word per Windows versione 2509 (Build 19221.20000) o successive, disponibile solo per gli Insider. Ma il target finale è chiaro: aziende e organizzazioni che vogliono controllo centralizzato sui documenti dei dipendenti.