Dopo aver colonizzato Instagram, Facebook, Messenger e WhatsApp, l’intelligenza artificiale di Meta esce allo scoperto con un’app dedicata, presentata ufficialmente durante l’evento LlamaCon. La nuova applicazione, chiamata semplicemente “Meta AI”, rappresenta la prima incarnazione autonoma dell’assistente vocale sviluppato sull’ultima versione del modello Llama 4.
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Non è però solo un chatbot: l’app integra la generazione e la modifica immagini, una modalità conversazionale con voce sintetica “full-duplex” (cioè che si può interrompere mentre sta parlando) e persino un feed social chiamato Discover, che mostra in tempo reale come gli altri utenti interagiscono con l’IA.
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L’ambizione di Meta è creare un’intelligenza artificiale personale, capace di adattarsi ai gusti e alle abitudini dell’utente, sfruttando dove possibile le informazioni già raccolte tramite i social del gruppo. Negli Stati Uniti e in Canada, per esempio, l’IA può personalizzare le risposte grazie a dati estratti da Facebook e Instagram, che possono essere arricchiti da nuove informazioni fornite dagli utenti in modo che l’assistente possa avere un quadro sempre più completo di chi lo utilizza.

In Europa, tuttavia, il lancio è come al solito più cauto, e in questo caso del tutto assente. L’app con queste caratteristiche non è al momento disponibile in UE, anche se gli utenti potrebbero comunque vederla negli store.
Meta AI sostituisce infatti nei mercati in cui è già attiva la precedente companion app “View” degli occhiali Ray-Ban Meta. Tra l’altro un ulteriore passo in avanti verso l’integrazione software-hardware in vista della nuova generazione di occhiali smart con display attesa per ottobre, che potrebbero costare oltre 1000 dollari.