Mappa di Instagram: come usarla senza farsi localizzare

Instagram ha introdotto una mappa interattiva che mostra dove ci si trova e cosa si pubblica. L’idea sa di déjà-vu e non a caso… visto che ricorda Snap Map. Il problema? Non tutti hanno capito come funziona e sui social si è scatenato il panico.

Mappa di Instagram: come usarla senza essere spiati dai social

Appena comparsa, molti utenti hanno pensato che bastasse aprire la mappa per diventare tracciabili da chiunque. Ma è una mezza verità. La Mappa di Instagram non condivide la posizione attuale, a meno che non si voglia esplicitamente.

Ci sono due livelli di controllo: Attivazione manuale della mappa nei messaggi diretti, e selezione dei contatti autorizzati a vedere dove sei. Senza questi passaggi, la propria posizione resta invisibile. E anche quando si condivide, non è in tempo reale.

Ma non basta disattivare la mappa per non essere geolocalizzati. Ogni volta che si inseriscono tag di località in un post, un Reel o una Storia pubblica, si forniscono informazioni su dove ci si trova o dove si è stati.

Se si pubblica una foto con il tag di una città dopo essere tornati a casa, è una cosa, ma se si pubblica una Storia o un contenuto mentre si è ancora fisicamente in quel luogo e si aggiunge il tag, si sta comunicando in tempo reale la propria posizione a chiunque può vedere il contenuto. In pratica, la differenza tra raccontare un ricordo e farsi geolocalizzare sta soprattutto nel momento in cui si pubblica.

Come proteggere la propria privacy

C’è chi considera la Mappa di Instagram una funzione utile per scoprire nuovi posti e contenuti in base alla posizione. Ma c’è anche chi la vede come una forma di sorveglianza travestita da condivisione. Tuttavia, usare la Mappa di Instagram in modo intelligente è possibile. Ecco, come:

  • Accedere alla sezione DM e selezionare “Map”;
  • Attivare la condivisione solo con gli utenti scelti (amici stretti, liste personalizzate);
  • Controllare regolarmente le impostazioni e disattivare la condivisione quando non serve;
  • Evitare di taggare luoghi precisi finché si è in quel posto, meglio rimandare a dopo

Se proprio si vuole essere presenti sulla mappa ma con discrezione, basta usare luoghi generici come “Centro città” anziché bar o negozi precisi.

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