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Linux 6.18 ottimizza ulteriormente il file system exFAT

Linux 6.18 ottimizza ulteriormente il file system exFAT

Insieme alle numerose novità pronte per Linux 6.18, il cui sviluppo è in piena attività durante queste settimane, vengono aggiunte importanti novità per il file system exFAT, ovvero il formato Microsoft utilizzato prevalentemente per chiavette USB, schede SD e altri dispositivi di archiviazione con memoria flash. Sono ora presenti nuove ottimizzazioni che permettono di accelerare ulteriormente le prestazioni, con un grosso step rispetto le versioni passate.

Linux 6.18: grosso balzo prestazionale per exFAT

Le ottimizzazioni applicate a exFAT su Linux 6.18 consentono di accelerare il caricamento della bitmap di allocazione, riducendo i tempi fino a 16,5 volte rispetto alle versioni precedenti. Un miglioramento enorme che va a beneficio delle partizioni di grandi dimensioni con cluster piccoli.

Motivo pe cui la miglioria è particolarmente vantaggiosa per chi lavora con dispositivi di archiviazione di grande capacità, come hard disk esterni o schede SD ad alta densità, ora con prestazioni di archiviazione notevolmente velocizzate.

La patch per exFAT su Linux 6.18 aggiunge anche nuove funzionalità pensate per rendere il file system più versatile. È ora presente il supporto per FS_IOC_GETFSLABEL e FS_IOC_SETFSLABEL: delle chiamate ioctl che consentono di leggere e impostare l’etichetta del file system, per una gestione delle partizioni più semplice.

Nuove opzioni di montaggio avanzate permettono invece di modificare tramite rimontaggio opzioni come discard, zero_size_dir ed errors, offrendo maggiore flessibilità nella configurazione del file system. Non mancano miglioramenti al codice per ottimizzare la stabilità e l’affidabilità del driver.

Tutti i dettagli della patch Linux 6.18 dedicata a exFAT sono visionabili attraverso la pagina dedicata alla richiesta di inserimento.

La nuova versione del kernel prosegue inoltre il processo di transizione a Rust, un linguaggio moderno, sicuro e prestate ormai adottato in diversi sistemi operativi. Delle nuove patch introducono due novità importanti: i driver binding per Android sono ora riscritti in Rust da Google, mentre altri sviluppatori hanno fatto lo stesso con i driver USB.

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