Linux 6.18 introdurrà diverse novità per le CPU AMD

Linux 6.18, atteso per il rilascio anche come versione LTS (Long Term Support), includerà diverse novità per i processori AMD. I miglioramenti riguarderanno in particolare le CPU EPYC di prossima generazione, tra cui il supporto per i modelli Zen 6 “Venice” e altre ottimizzazioni avanzate.

Linux 6.18: novità e ottimizzazioni per i processori AMD

Linux 6.18 aggiornerà il driver AMD64 EDAC (Error Detection And Correction), che ora supporta i modelli Family 26 (0x1a), in particolare le varianti da 0xc0 a 0xc7 e da 0x50 a 0x57. Questi ID sono relativi ai processori AMD EPYC Zen 6 “Venice”, dotati di supporto fino a 16 canali di memoria, rispetto ai 12 attuali. Il nuovo driver è ottimizzato per una gestione più efficiente degli errori di memoria, fattore fondamentale per i data center.

Presente anche il supporto per i modelli Family 26, con ID da 0x90 a 0x9f e da 0xa0 a 0xaf, dotati invece di massimo di otto canali di memoria. Questi dovrebbero riferirsi alle CPU AMD EPYC 8004 “Siena”, potenzialmente parte della serie EPYC 8005, anche se non sono esclusi nuovi modelli Threadripper PRO.

La richiesta di inserimento per il ramo x86/cpu su Linux 6.18 include poi correzioni alla rilevazione della topologia delle CPU AMD, per migliorare ulteriormente compatibilità e prestazioni. Vengono anche introdotti nuovi strumenti di debug per il caricamento del microcodice, essenziali per diagnosticare problemi.

Altre aggiunte riguardano il supporto per AMD Assignable Bandwidth Monitoring Counters (ABMC), che consente di assegnare contatori di banda QoS (Quality of Service) alle risorse sui processori EPYC.

Novità anche per la sicurezza

Linux 6.18 include il supporto Secure AVIC per la virtualizzazione con crittografia sicura (SEV). La funzionalità SEV-SNP CipherText Hiding protegge la memoria privata degli ospiti SNP da accessi non autorizzati, riducendo il rischio di attacchi offline su macchine virtuali basate su EPYC.

Il supporto per Secure TSC (Time Stamp Counter) impedisce a host non affidabili di manipolare la frequenza TSC degli ospiti, garantendo maggiore sicurezza per le applicazioni virtualizzate.

AVIC (Advanced Virtual Interrupt Controller) è ora abilitato predefinitivamente sui processori Zen 4 e successivi, se supportano x2AVIC, per l’ottimizzazione automatica delle prestazioni in ambiti di virtualizzazione.

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