Quando gli utenti italiani apriranno la confezione del nuovo MacBook Pro da 14 pollici con chip M5 non troveranno il caricabatteria. Apple afferma che la decisione è correlata alla legge europea approvata due anni fa. L’azienda di Cupertino ha anticipato un obbligo per i notebook, ma in realtà l’interpretazione è discutibile.
Cosa dice la legge europea?
La legge in questione, nota come Common Charger Directive, prevede l’obbligo di utilizzare lo standard USB Type-C per la ricarica dei dispositivi elettronici. Ciò permette di ridurre la spazzatura elettronica perché lo stesso caricabatteria può essere usato per più dispositivi. La norma viene applicata per telefoni cellulari, tablet, fotocamere digitali, cuffie, console portatili, altoparlanti portatili, lettori elettronici, tastiere, mouse, sistemi di navigazione portatili e auricolari a partire dal 28 dicembre 2024.
Diversi produttori di smartphone non offrono più il caricabatteria (ma spesso è necessario acquistare quello proprietario per sfruttare la maggiore velocità di ricarica). L’obbligo per i notebook partirà dal 28 aprile 2026. All’inizio di maggio, la Commissione europea ha pubblicato una serie di FAQ per chiarire alcuni aspetti della legge.
Al punto 31 viene specificato che il dispositivo può essere venduto con il caricabatteria incluso nella confezione, ma il consumatore deve poter acquistare lo stesso dispositivo senza il caricabatteria. Apple ha quindi deciso di rispettare la legge con oltre sei mesi di anticipo, eliminando il caricabatteria dalla confezione del nuovo MacBook Pro da 14 pollici. L’azienda di Cupertino avrebbe potuto offrire anche una versione del notebook con caricabatteria incluso, in quanto è consentito dalla legge, ma ovviamente ha scelto la soluzione più economica.
Teoricamente, il nuovo MacBook Pro potrebbe essere ricaricato con qualsiasi caricabatteria USB-C da almeno 60 Watt che supporta il protocollo USB Power Delivery. Mark Gurman, noto giornalista di Bloomberg, ha sottolineato che i MacBook richiedono caricabatterie speciali e non possono essere alimentati con componenti standard, come avviene per gli smartphone.
Ciò significa che gli utenti italiani dovranno acquistare anche uno dei due alimentatori venduti da Apple: 70 Watt a 65 euro o 96 Watt a 85 euro. Fortunatamente però il prezzo base del nuovo MacBook Pro è 100 euro inferiore a quello del modello precedente con chip M4 (1.849 contro 1.949 euro). Rimane però un dubbio: la garanzia è ancora valida in caso di danni causati da un caricabatteria di terze parti?