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Legge sui cookie: modifiche della Commissione UE?

Legge sui cookie: modifiche della Commissione UE?

Da oltre 23 anni è in vigore la direttiva ePrivacy che impone ai siti web di chiedere il consenso al tracciamento tramite cookie. La Commissione europea ha avviato una consultazione per trovare una soluzione migliore di quella attuale, in particolare per ridurre la cosiddetta “stanchezza da consenso“. Negli ultimi anni è emerso il problema dei cookie paywall, sul quale c’è stato l’intervento del Garante della privacy italiano.

Troppi banner e pop-up

La direttiva ePrivacy del 2002, modificata nel 2005 e nel 2009, consente l’uso dei cookie per scopi legittimi. Questi piccoli file di testo possono essere copiati sul computer solo se strettamente necessari per fornire il servizio richiesto dall’utente, ad esempio durante la procedura di acquisto di un prodotto online.

Al primo accesso ad un sito web deve essere chiesto il consenso all’utente. Tale scelta rimane valida per gli accessi successivi (se l’utente non ha eliminato i cookie dal browser). Oggi quasi tutti i siti visibili in Europa mostrano notifiche, banner e pop-up (più o meno chiari) per consentire all’utente di accettare la copia dei cookie diversi da quelli tecnici.

Considerando il continuo “bombardamento” di notifiche, banner e pop-up, molti utenti non perdono tempo a leggere l’informativa sulla privacy e accettano il tracciamento con i cookie. Un esperto del settore ha spiegato le conseguenze:

Troppo consenso, in pratica, uccide il consenso. Le persone sono abituate a dare il consenso per tutto, quindi potrebbero smettere di leggere le cose in modo così dettagliato, e se il consenso è l’impostazione predefinita per tutto, non viene più percepito allo stesso modo dagli utenti.

La Commissione europea ha avviato una consultazione relativa alla semplificazione di alcuni legge, una delle quali è la direttiva ePrivacy. Gli obiettivi per quanto riguarda i cookie sono specificati nel documento allegato:

Ridurre la stanchezza da consenso all’uso dei cookie, rafforzare i diritti alla privacy degli utenti online con informazioni chiare e dirette e opzioni per la gestione dei cookie, facilitare l’uso dei cookie e di altre tecnologie da parte delle imprese al fine di aumentare la disponibilità dei dati. L’iniziativa perseguirà un maggiore allineamento con le norme generali sulla protezione dei dati personali previste dalla normativa dell’UE in materia di protezione dei dati, eventualmente inserendo in tale quadro una modernizzazione delle norme relative ai cookie per quanto riguarda i casi in cui attraverso tali tecnologie vengano raccolti dati personali.

I feedback devono essere inviati entro il 14 ottobre. Nel documento non viene citato un altro problema. Da alcuni anni diversi siti mostrano un cookie paywall. Per accedere ai contenuti gratuiti è necessario il consenso al tracciamento (profilazione) tramite cookie. In alternativa deve essere sottoscritto l’abbonamento. Il Garante della privacy ha avviato una consultazione all’inizio di maggio, ricevendo critiche dagli editori europei.

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