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L’amministrazione americana aiuterà Intel a trovare clienti

Intel

Come ormai sappiamo, l’amministrazione americana ha siglato un accordo con Intel, che prevede l’investimento di un capitale di 8,9 miliardi di dollari per acquistare una quota del 10% dell’azienda, al fine di assicurarsi un controllo su quello che è un importante asset strategico nazionale. Ciò mira a mantenere la produzione dei chip in america, insieme alle fonderie che, con l’arrivo di Lip-Bu Tan come nuovo CEO dell’azienda, rischiavano di essere chiuse.

Intel: l’amministrazione americana arriva in aiuto per mantenere la produzione e le fonderie

Oltre a ciò, l’amministrazione americana ha intenzione di aiutare Intel a trovare i clienti necessari per permettere di sostenere in maniera adeguata le spese per le sue fonderie, specie i nuovi nodi 18A e il futuro 14A. Nonostante i progressi, serve ancora un po’ di tempo per mettere a punto la produzione con l’ultima fonderia, che dovrebbe produrre internamente i processori Panther Lake e Xeon Clearwater Forest.

Lo scarso interesse stava spingendo il nuovo CEO ad andare verso la dismissione se non si fossero trovati i clienti necessari, di conseguenza l’amministrazione americana ha deciso di intervenire, accusando inizialmente Lip-Bu Tan di conflitto di interessi con alcune aziende cinesi. Dopo l’incontro tra il CEO e il governo, l’amministrazione amplia ulteriormente l’aiuto prodigandosi di promuovere attivamente le ambizioni aziendali, con particolare attenzione al processo 18A, in modo da attrarre più partner di terze parti per la produzione.

Il processo Intel 18A, considerato molto all’avanguardia, utilizza transistor gate-all-around RibbonFET e la tecnologia PowerVia per una maggiore efficienza energetica, ed è pronto a entrare in produzione di massa nella seconda metà del 2025, con i prodotti sopracitati.

Intel ha dichiarato apertamente che senza incentivi significativi non può competere con colossi come TSMC, attualmente leader globale nella produzione con nodi avanzati. L’intervento del governo americano, con il suo potere negoziale, potrebbe attirare clienti di alto profilo come Apple, NVIDIA, Microsoft e Amazon, che hanno già mostrato interesse per il processo 18A. Questo potrebbe non solo accelerare i piani di produzione dell’azienda di Santa Clara, ma anche posizionare la sua divisione foundry come un’alternativa credibile a TSMC, attualmente dominante nel mercato con una quota superiore al 60%.

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