In un ufficio a King’s Cross, a Londra, sta succedendo qualcosa che nessuna generazione prima della nostra ha mai visto. Uomini e macchine progettano insieme farmaci contro il cancro. Isomorphic Labs, spin-off di Google DeepMind, sta per attraversare una soglia storica: testare i farmaci creati dall’intelligenza artificiale sui primi esseri umani.
Farmaci creati dall’AI: Isomorphic Labs di Alphabet inizia la sperimentazione
Colin Murdoch, presidente di Isomorphic Labs, parla con l’entusiasmo di chi sta per assistere alla nascita di una nuova era medica. Ci stiamo preparando. Siamo molto vicini
, ha dichiarato in un’intervista, riferendosi ai primi trial clinici che dovrebbero iniziare a breve.
Tutto nasce da AlphaFold, il sistema AI che ha rivoluzionato la biologia molecolare, e che ha permesso a Demis Hassabis di vincere il Nobel per la Chimica nel 2024. Quello che inizialmente sapeva “solo” prevedere la struttura delle proteine, ora è in grado di modellare come le proteine interagiscono con DNA e farmaci. Un progresso incredibile, che ha trasformato uno strumento di ricerca in una macchina per progettare medicine.
Il successo di AlphaFold ha aperto una porta che sembrava sigillata. Gli scienziati passavano anni, a volte decenni, a cercare di capire come sono fatte le proteine. AlphaFold ci è riuscito in pochi minuti. Ma la vera illuminazione è arrivata dopo: se si riesce a prevedere la forma di una proteina, si può anche immaginare quale molecola potrebbe legarsi perfettamente ad essa.
Chi è Isomorphic Labs?
Isomorphic Labs è stata fondata nel 2021 da Demis Hassabis e scorporata da DeepMind. Nel 2024 ha stretto una collaborazione con Novartis ed Eli Lilly. Ad aprile 2025, ha raccolto 600 milioni di dollari nel suo primo round di finanziamenti esterni, guidato da Thrive Capital.
L’approccio di Isomorphic è rivoluzionario e pragmatico nello stesso tempo. Mettere attorno allo stesso tavolo gli esperti di intelligenza artificiale e quelli di farmaci. I primi sanno come addestrare algoritmi e interpretare dati, i secondi conoscono ogni segreto dello sviluppo di medicinali. Insieme, creano un team ibrido dove l’intuizione scientifica umana guida la potenza computazionale delle macchine. L’obiettivo è progettare nuove medicine più velocemente, a costi inferiori e con probabilità di successo drasticamente superiori.
Oggi, le aziende farmaceutiche spendono milioni per portare un singolo farmaco sul mercato, spesso con appena il 10% di possibilità di successo una volta iniziati i trial.
Dal laboratorio al paziente: la sfida finale
Isomorphic non si accontenta di fare consulenza per le Big Pharma. L’azienda ha una strategia a doppio binario. Da un lato aiuta giganti come Novartis ed Eli Lilly a migliorare i loro farmaci esistenti, dall’altro inventa da zero le proprie medicine, concentrandosi su malattie devastanti come il cancro e le patologie del sistema immunitario. Una volta dimostrata l’efficacia nei primi test, Isomorphic venderà i brevetti di questi farmaci alle aziende farmaceutiche tradizionali, che li porteranno sul mercato globale.
La visione ultima di Murdoch suona come qualcosa uscito da un film di fantascienza: Un giorno speriamo di poter dire: ecco una malattia, poi cliccare un pulsante e vedere apparire il progetto di un farmaco per curarla. Tutto alimentato da questi incredibili strumenti AI.