La distribuzione Kaisen Linux non andrà oltre la versione Rolling 3.0 appena distribuita. Si interrompe così un’avventura iniziata nel 2019 e che ha saputo ottenere fin dal primo momento un buon riscontro, in particolare da parte di un target professionale specifico nell’ambito IT. Sulle pagine del sito ufficiale è descritto come un sistema operativo completo … [con un] set di strumenti dedicati all’amministrazione di sistema e che coprono tutte le esigenze di diagnosi e gestione di guasti o malfunzionamenti di un sistema installato e dei suoi componenti
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La versione 3.0 sarà l’ultima per Kaisen Linux
A renderlo noto è statoKevin Chevreuil, creatore del progetto, con un post sul blog ufficiale e su LinkedIn che si apre così.
Come annunciato lo scorso gennaio, ho appena rilasciato la versione 3.0 di Kaisen Linux, che sarà l’ultima release del progetto.
Questa release segna la fine di un’avventura durata quasi sei anni: sei anni di sviluppo, apprendimento e incontri meravigliosi! Prima di elencare le principali novità di questa release, vorrei ringraziarvi sinceramente per i sei meravigliosi anni in cui mi avete supportato e incoraggiato in questo progetto! L’ho sviluppato con passione e questa release è il culmine di quel lavoro!
È a tutti gli effetti un addio. La nuova Rolling 3.0 rimarrà l’ultima versione, ma non mancheranno aggiornamenti mirati per la sicurezza che proseguiranno per almeno un biennio.
Dopo un’attenta valutazione, e a beneficio della mia più fedele community, sebbene la versione 3.0 sarà l’ultima, continuerò a fornire aggiornamenti di sicurezza per almeno due anni, in modo che possiate continuare a utilizzare Kaisen prima di trovare un’alternativa. D’ora in poi ci saranno molti meno aggiornamenti degli strumenti e saranno molto meno frequenti, così potrò concentrarmi su Kasfaleia, ma Kaisen Linux non è ancora del tutto completato!
Tempo e risorse di Chevreuil saranno da qui in avanti destinati principalmente aKasfaleia, società da lui stesso fondata che offre supporto tecnico e strategico per sistemi basati su software libero, oltre che a progetti di natura personale.
Il destino è lo stesso toccato di recente a Clear Linux, distribuzione abbandonata da Intel, che interrompendo il supporto ha suggerito agli utenti di trovare un’alternativa in fretta.