I risultati finanziari relativi al secondo trimestre 2025 confermano la crisi di Intel (perdite per 2,9 miliardi di dollari). Il CEO Lip-Bu Tan ha quindi annunciato nuovi licenziamenti e la sospensione definitiva dei progetti di costruzione delle nuove fabbriche in Europa. Sono stati forniti inoltre aggiornamenti sui processi produttivi.
Tagli necessari per migliorare i conti
La riduzione della forza lavoro era stata anticipata a fine aprile. Il CEO ha ora comunicato i numeri esatti. L’obiettivo è portare il numero di dipendenti principali a circa 75.000 entro fine anno. Oggi ci sono 99.500 dipendenti principali su un totale di 109.800, quindi verranno licenziate circa 24.500 persone.
Il CEO ha dichiarato che i tagli sono necessari per snellire l’azienda e migliorare l’efficienza (i livelli manageriali verranno ridotti del 50% nel secondo trimestre). Il prossimo step per riguadagnare quote di mercato e ottenere una crescita a lungo termine riguarda Intel Foundry.
Per rimediare agli errori del passato (velato riferimento alla gestione di Pat Gelsinger), ovvero agli eccessivi investimenti non corrispondenti alla domanda, verrà interrotta definitivamente la costruzione di nuove fabbriche in Germania e Polonia (i progetti erano stati sospesi per due anni a metà settembre 2024). Addio quindi a quasi 5.000 posti di lavoro e probabilmente al sogno della Commissione europea previsto dal Chips Act.
Le attività di assemblaggio e test in Costa Rica verranno spostate in Vietnam e Malesia. La Costa Rica rimane un sito importante e di grandi dimensioni, sede di team di ingegneria e funzioni aziendali chiave. Intel continuerà ad investire negli Stati Uniti, ma rallenterà i lavori di costruzione in Ohio per allineare la spesa con la domanda.
Per quanto riguarda i chip, l’obiettivo a breve termine è incrementare la produzione dei wafer Intel 18A. Questa tecnologia di processo verrà utilizzata per i processori Panther Lake (Core Ultra 300). È già in sviluppo il processo Intel 14A, ma potrebbe essere anche cancellato, se i clienti principali non rispetteranno gli impegni.