Intel compie ancora progressi con il nodo 18A, le rese superano infatti adesso quelle dei nodi SF2 di Samsung, ma rimangono ancora dietro al nodo N2 di TSMC, anche se di pochissimo. Si tratta a ogni modo di un’ottima notizia, nonché di un segnale riguardo l’ottimo stato del nuovo nodo proprietario, che verrà usato per le produzioni interne dei processori Panther Lake, Xeon Clearwater Forest e per alcune parti delle prossime CPU Nova Lake.
Intel 18A: buone notizie per la resa produttiva del nodo
Il nodo 18A di Intel fa progressi rapidi, come riportato da KeyBanc Capital Markets, con tassi di resa che si attestano già intorno al 70%. Questi numeri rendono il nodo 18A molto competitivo e promettente, soprattutto adesso che l’azienda si prepara alla produzione in massa, entro fine anno, delle CPU Panther Lake per portatili e Xeon Clearwater Forest per il segmento professionale. Un miglioramento costante dei tassi di resa è infatti essenziale per garantire la qualità e l’efficienza produttiva, aumentando ancor di più la fiducia degli investitori e del mercato.
Intel sembra quindi aver trovato la strada giusta per il nodo 18A, con una strategia chiara: ovvero sfruttare il nuovo processo produttivo per le proprie CPU, stabilendo una base solida prima di passare al nodo 14A, che sarà anche proposto a clienti esterni. Un approccio che consentirà di affinare il processo produttivo per competere nel migliore dei modi con il nodo A14 di TSMC, attualmente dominante nel settore.
Il successo di 18A potrebbe rappresentare un punto di svolta per Intel, che mira a riconquistare terreno nel segmento dei semiconduttori di fascia alta. Con Panther Lake, l’azienda di Santa Clara vuole offrire prestazioni all’avanguardia nei portatili, settore in cui va già abbastanza bene con Arrow Lake.
Intel inizia a uscire dal tunnel
Con 18A, Intel potrebbe finalmente iniziare a uscire dal periodo difficile in cui si trova attualmente. Con tassi di resa competitivi e una strategia ben definita, l’azienda è pronta a fare un salto di qualità nel settore dei semiconduttori, per tornare dove gli compete.