Le frodi digitali si
evolvono, e i criminali che le orchestrano stanno cambiando tattica. È quanto
emerge dal terzo Consumer Security and Financial Crime Report pubblicato da
Revolut. Il documento, fra le altre cose, segnala
un aumento delle truffe perpetrate tramite piattaforme di
messaggistica crittografata come WhatsApp e Telegram, che nella seconda metà
del 2024 hanno rappresentato il 39% dei casi segnalati.
I casi derivanti da Telegram sono cresciuti del 121% nel secondo semestre del 2024, mentre, nello stesso periodo, su WhatsApp del 67%.
Le piattaforme del
gruppo Meta, cioè Facebook, Instagram e WhatsApp, però restano l’ambiente
preferito dai truffatori: da sole hanno originato il 54% delle truffe rilevate
da Revolut a livello globale, confermando un primato mantenuto per tre semestri
consecutivi.
Solo su Facebook si concentra il 28% delle truffe autorizzate
(quelle in cui la vittima effettua direttamente il pagamento, convinta in buona
fede). Solo nel 2024, Revolut
ha bloccato tentativi di frode per oltre 710 milioni di euro.
Il report dedica un
focus anche all’Italia, dove Telegram è il principale veicolo di truffe (nel
50% dei casi), seguito da WhatsApp (23%). L’Italia si distingue per il numero
più alto di job scam in Europa (52% del totale continentale), con il 71% dei casi
avvenuti su Telegram e il 23% su WhatsApp..
Le truffe sugli
acquisti sono meno diffuse rispetto ad altri paesi (26%), ma si concentrano
soprattutto su Facebook (26%) e Ticketmaster (23%). Le truffe sugli
investimenti pesano per il 13%, simile alla media europea, e si manifestano
principalmente via WhatsApp.
Nonostante la
crescente sofisticazione delle tecniche fraudolente, i dati raccolti da Revolut
evidenziano la vulnerabilità anche dei consumatori più giovani. Le truffe
legate all’acquisto di biglietti, spesso per eventi sportivi o musicali,
colpiscono in prevalenza le fasce 17-24 anni e 25-34 anni, che insieme
costituiscono il 74% delle vittime.