Google Opal disponibile in oltre 160 Paesi, ma lItalia resta fuori

La nuova fase del rollout diGoogle Opal raggiunge oltre 160 paesi. Indovinate un po’? L’Italia non è tra questi. Lanciato in estate negli USA e portato il mese scorso in alcuni altri territori, il servizio debutta oggi ufficialmente anche in Europa, ma non da noi. È l’esperimento AI nato nella divisione Labs del gruppo di Mountain View: permette di creare mini-app in modo rapido e senza alcuna conoscenza dei linguaggi di programmazione.

Rollout globale per Google Opal, ma manca l’Italia

Nei territori abilitati, per utilizzarlo è sufficiente collegarsi al sito opal.google. Dopo aver selezionato Try Opal è necessario autenticarsi e concedere le autorizzazioni richieste. Gli utenti italiani si trovano però a questo punto di fronte al messaggio Opal non è ancora disponibile nel tuo paese.

Nonostante l’esclusione, vale la pena segnalare la novità per riportare alcuni degli utilizzi dello strumento che Google ha notato durante i primi mesi di disponibilità. La tendenza sembra essere quella di chiedere a Opal lo sviluppo non solo di mini-app, ma anche di applicazioni complesse. Ecco alcuni esempi forniti.

  • Estrazione automatica dei dati dal web, analisi delle informazioni e salvataggio dei risultati nei Fogli Google;
  • creazione di potenti strumenti che danno un senso ai dati e generano report personalizzati;
  • automazione di attività come gli aggiornamenti settimanali delle newsletter, la revisione dei contratti e la pianificazione dei pasti;
  • creazione di strumenti per il marketing che prendono un singolo concetto di prodotto e generano all’istante post di blog ottimizzati, didascalie per i social media e script di annunci video;
  • creazione di applicazioni che producono contenuti multimediali compositi, ad esempio generando un’immagine e sovrapponendola a testo personalizzato per campagne personalizzate;
  • narrazione interattiva con app che aiutano gli scrittori a elaborare storie, a generare sceneggiature e persino a produrre voci fuori campo audio;
  • creazione di applicazioni per imparare le lingue;
  • pianificazione personalizzata dei viaggi;
  • creazione di applicazioni che generano quiz.

Non è dato a sapere quando avverrà la prossima fase del rollout, che dovrebbe finalmente coinvolgere anche l’Italia. Nel suo post, Google si limita ad affermare Siamo entusiasti di continuare a migliorarlo e di estenderlo a più persone in tutto il mondo.

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