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Google non impedirà il sideloading su Android

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Dopo aver comunicato che tutti gli sviluppatori dovranno verificare la loro identità, Google ha pubblicato un nuovo post sul blog dedicato per confermare che non impedirà il sideloading delle app su Android. In realtà, come ha evidenziato F-Droid, questo obbligo avrà conseguenze negative sui progetti open source.

Sideloading possibile solo con verifica

A fine agosto, Google ha annunciato che tutti gli sviluppatori dovranno essere verificati attraverso la comunicazione di nome, indirizzo di residenza, indirizzo email e numero di telefono. Sarà inoltre necessario registrare le app per dimostrare di essere il proprietario. L’obbligo verrà imposto gradualmente a partire da quattro paesi entro settembre 2026. Nel 2027 verrà esteso in tutto il mondo.

Nelle FAQ è spiegato che verrà introdotto un account gratuito per insegnanti, studenti e hobbysti, ma potranno distribuire le app solo ad un numero limitato di dispositivi senza fornire il documento di identità. Per una distribuzione più ampia è necessario pagare 25 dollari.

Google afferma che la verifica degli sviluppatori è un nuovo livello di sicurezza, in quanto molte app infette vengono distribuite anonimamente tramite store di terze parti. F-Droid ha criticato questo obbligo perché garantisce la sicurezza con il suo store attraverso il controllo del codice sorgente. Tra l’altro, molti malware vengono distribuiti tramite Play Store.

Lo scopo dell’azienda di Mountain View sarebbe quello di impedire il sideloading con la “scusa” della maggiore sicurezza. Google ha pubblicato un nuovo post sul blog dedicato per confermare che il sideloading sarà ancora possibile tramite download delle app da store alternativi o dal sito dello sviluppatore.

I nostri nuovi requisiti di identità per gli sviluppatori sono pensati per proteggere utenti e sviluppatori da malintenzionati, non per limitare la scelta. Vogliamo assicurarci che, se scarichi un’app, questa provenga effettivamente dallo sviluppatore da cui dichiara di essere pubblicata, indipendentemente da dove l’hai scaricata. Gli sviluppatori verificati avranno la stessa libertà di distribuire le loro app direttamente agli utenti tramite sideloading o tramite qualsiasi app store preferiscano.

Tuttavia, come ha evidenziato F-Droid, molti sviluppatori non vogliono essere “schedati” e pagare i 25 dollari per la registrazione. Google offre un’alternativa (indicata nelle FAQ): gli utenti potranno installare le app tramite Android Debug Bridge (ADB), ma è una procedura più complessa del sideloading.

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