La migliore descrizione diGoogle Mixboard è quella fornita dalla pagina ufficiale dedicata al progetto: una bacheca concettuale basata sull’intelligenza artificiale che ti aiuta a esplorare, ampliare e perfezionare le tue idee
. Lo strumento è già accessibile nella versione beta pubblica, attraverso il sito Labs, ma al momento esclusivamente dagli Stati Uniti. Vale comunque la pena scriverne, per capire di cosa si tratta.
Cos’è e come funziona Google Mixboard
Allo stato attuale è un esperimento. E, in quanto tale, potrebbe finire nel cestino (come accade non di rado in casa bigG) oppure subire cambiamenti importanti prima di una distribuzione su larga scala. I presupposti sono comunque interessanti. Può essere considerato una sorta di assistente AI che aiuta a dar forma alle idee, partendo come sempre da un input testuale come Sto riciclando i jeans, mostrami sette idee per ricami floreali
, perfezionando poi i risultati ottenuti con ulteriori istruzioni (Mostramene di più come questo
). Qui sotto un filmato dimostrativo.
La modalità di interazione può essere descritta come una sorta di lavagna virtuale. Una bacheca, appunto, basata su un approccio visivo e grafico per generare immagini. Il modello utilizzato è Nano Banana, lo stesso già supportato da Gemini e capace di catalizzare l’attenzione degli utenti per la sua immediatezza e semplicità.
Ecco un riassunto della caratteristiche al momento incluse in Google Mixboard, direttamente dal blog ufficiale.
- Avvia un nuovo progetto da un prompt di testo o scegli tra le bacheche precompilate;
- utilizza le tue immagini o usa l’intelligenza artificiale per generare elementi visivi unici;
- modifica le tue bacheche con il linguaggio naturale, per fare cose come apportare piccole modifiche, combinare immagini e altro ancora, con il nostro nuovo modello di editing delle immagini Nano Banana;
- crea nuove versioni delle tue idee con opzioni con un clic come “rigenera” e “altro simile”;
- genera testo in base al contesto da qualsiasi immagine sulla tua bacheca.