Google ha appena lanciato “Gemini Drops“, una serie mensile per mostrare tutti i trucchi del suo chatbot AI.
Gemini Drops di Google, gli aggiornamenti mensili sul suo chatbot AI
Insieme a Drops, Big G ha creato il Gemini Drops Hub, una pagina web dedicata dove raccoglie tutti gli ultimi aggiornamenti e funzionalità dell’app. Per stare al passo con quello che viene rilasciato,
spiega la pagina. È una sorta di riassunto mensile personalizzato di tutte le novità, invece di mettersi a cercare informazioni sparse tra blog post, comunicati stampa e annunci sui social media.
I Gemini Drops seguono la stessa strategia già usata per altri prodotti Google. I Pixel Feature Drops portano aggiornamenti software ai dispositivi Pixel ogni trimestre, gli Android Feature Drops (versione marketing degli Android QPR) arrivano sui dispositivi non-Pixel, e i Workspace Drops annunciano le novità per Gmail, Docs, Sheets e altri.
Ma mentre gli altri Drops sono veri e propri pacchetti di aggiornamento, i Gemini Drops sembrano più un sunto di tutto quello che è stato rilasciato nel mese.
Le novità di luglio che fanno impressione
Per inaugurare la serie, Google ha messo in evidenza come l’app Gemini possa ora convertire le foto in video usando il modello Veo 3. È possibile creare clip video di otto secondi complete di audio partendo da una semplice immagine.
Gemini è disponibile anche per smartwatch Wear OS 4+, permettendo di interagire con il chatbot AI senza dover tirare fuori il telefono dalla tasca.
Google ha introdotto le “Azione programmate” per automatizzare compiti ricorrenti, come ricevere ogni mattina un riassunto del calendario e delle email non lette. È come avere un assistente personale che vi prepara il briefing quotidiano, solo che questo assistente non chiederà mai un aumento o le ferie.
Gemini Live ha aggiunto anche il supporto per i sottotitoli durante le conversazioni con il chatbot AI, per rendere l’interazione più accessibile. Infine, il modello Gemini 2.5 Pro ha ricevuto miglioramenti in programmazione, scienze, ragionamento e benchmark multimodali.
La strategia di Google
Google sta facendo il diavolo a quattro per portare Gemini e le sue funzionalità AI a un pubblico più ampio. Ha persino usato l’intelligenza artificiale generativa per ricreare scene del “Mago di Oz” del 1939. Il film è stato proiettato su uno schermo LED gigante a Las Vegas. È una strategia di marketing a 360 gradi che va ben oltre i tradizionali annunci pubblicitari. Le intenzioni di Big G sono chiare, vuole che l’AI diventi parte della cultura popolare, non solo uno strumento per geek e professionisti.