Google Foto + CapCut: la partnership che nessuno si aspettava

Facebook
WhatsApp
Twitter
LinkedIn
Telegram

In un mondo dove le tensioni geopolitiche determinano quale app può sopravvivere e quale deve sparire, Google ha appena fatto una mossa che nessuno si aspettava. L’azienda di Mountain View starebbe per integrare CapCut, l’app di editing video di proprietà cinese, su Google Foto.

Google Foto integra CapCut di ByteDance per l’editing?

Android Authority ha scovato nel codice di Google Foto un pulsante “Edit in CapCut” che apparirebbe sui ricordi dell’app. In pratica, invece di navigare tra app diverse, Google renderebbe il passaggio a CapCut diretto e immediato. Si vuole modificare un ricordo prima di condividerlo? Un clic e si è dentro l’editor più popolare tra i giovani.

Se CapCut non è installato sul telefono, il pulsante reindirizza automaticamente al Play Store per il download. È un livello di integrazione che Google raramente concede ad app di terze parti, figuriamoci a quelle controllate da aziende cinesi.

Google vuole trasformare i nostri ricordi personali in contenuti pronti per i social media, e CapCut è la scelta più logica per questo obiettivo. Appartiene a ByteDance, la stessa azienda dietro TikTok, ed è diventata l’app di riferimento per chiunque voglia creare video virali. Integrare CapCut significa dare accesso diretto agli strumenti che rendono popolari i contenuti sulla piattaforma video più influente del momento.

Una partnership politicamente esplosiva

La partnership tra Google e ByteDance, sinceramente suona strana, visto anche il momento delicato per la piattaforma cinese. CapCut è già bannata in India e rimane sotto la minaccia costante di divieto negli Stati Uniti, dove le autorità la considerano un rischio per la sicurezza nazionale. Google sta essenzialmente scommettendo su un’app che metà del mondo vuole eliminare. È una mossa che sfida apertamente le pressioni geopolitiche.

Dal punto di vista puramente pratico, la scelta ha senso. CapCut è incredibilmente popolare, soprattutto tra i giovani che rappresentano il futuro di Google Foto. Ignorare questa realtà per ragioni politiche significherebbe perdere una generazione di utenti che si aspettano integrazione fluida tra le loro app preferite.

Google ha sempre privilegiato l’esperienza utente rispetto alle considerazioni politiche, e questa collaborazione potrebbe essere l’esempio più evidente di questa filosofia. Se gli utenti vogliono modificare le loro foto con CapCut, perché costringerli a fare i salti mortali?

Tuttavia, abbracciare CapCut comporta rischi enormi. Se l’app venisse bandita negli Stati Uniti, Google si ritroverebbe con un’integrazione inutile e politicamente imbarazzante. Peggio ancora, potrebbe essere vista come complice di un’azienda considerata ostile dagli alleati americani.

Per ora, rimangono solo indizi nel codice e speculazioni. Google non ha confermato ufficialmente nulla, e potrebbe sempre cambiare idea prima del lancio.

Visite totale 3 , 3 visite oggi

Continua a leggere

Scorri verso l'alto