Google Earth compie 20 anni: conosci la vera storia?

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Il ricordo del lancio di Google Maps prima e di Google Earth poi, avvenuti a pochi mesi di distanza, è uno di quelli ancora oggi ben vividi nella memoria del sottoscritto. Sono trascorsi esattamente 20 anni da quando abbiamo visto comparire sui nostri schermi (per qualcuno ancora CRT) una riproduzione 3D completa del pianeta, dentro la quale immergerci per viaggiare ovunque, con un click del mouse e stando comodamente seduti alla scrivania. Oggi il gruppo di Mountain View festeggia la ricorrenza, a modo suo, celebrando il passato e guardando al futuro.

I primi 20 anni di Google Earth

È online un sito dedicato che consigliamo di visitare. Non poteva mancare nemmeno un video (qui sotto) che ripercorre i due decenni della piattaforma, catapultandoci indietro fino al giugno 2005 mostrando la sua prima rudimentale interfaccia. All’epoca si faceva tutto da desktop: smartphone e tablet non avevano ancora fatto irruzione nella nostra quotidianità.

Nel celebrare la ricorrenza, bigG ne ripercorre la storia, elenca le novità introdotte nel tempo (foto storiche, visualizzazione migliorata e l’integrazione dell’ormai onnipresente Gemini) e quelle in arrivo, inclusa la possibilità di sfruttare Earth per pianificare la realizzazione di edifici e l’installazione di impianti per la produzione di energia da rinnovabili.

Come tutto ha avuto inizio

Pochi ne sono a conoscenza, ma il progetto non è nato internamente a Google. La prima versione di quello che sarebbe diventato il servizio ha origine alla fine degli anni ’90, sviluppata da Intrinsic Graphics, team specializzato in librerie per il gaming. Una genesi piuttosto casuale. La software house non aveva alcuna intenzione di lanciare una piattaforma per esplorare la Terra in 3D, ma creò una demo ispirata ai documentari Powers of Ten (1977) di Charles e Ray Eames, riproducendo il pianeta in rotazione con possibilità di ingrandirne aree specifiche tramite zoom.

Il progetto raccolse subito un successo inatteso, tanto da portare nel 1999 alla fondazione di Keyhole. A sua volta, il gruppo si impegnò nel realizzare un sistema per rendere fruibili grandi database di immagini satellitari attraverso un client via Internet. Nacque così EarthViewer, software venduto su CD. L’accoglienza a livello commerciale fu buona, tanto da stringere accordi con NVIDIA e Sony, ma il modello di business si rivelò poco efficace.

Le cose cambiarono con l’invasione dell’Iraq del 2003, quando i network televisivi iniziarono a utilizzare il servizio per illustrare le attività nei pressi di Baghdad. La visibilità portò nel giro di pochi mesi ad attivare l’attenzione di acquirenti interessati e, di lì a poco, Intrinsic Graphics passò nelle mani di Vicarious Visions.

È qui che entra in gioco Google. Oltre il 25% delle query inviate al motore di ricerca era allora legato a mappe, luoghi e indicazioni stradali. Ecco giustificato l’interesse nei confronti della tecnologia e la successiva acquisizione, nell’ottobre 2004. Trascorso meno di un anno si è giunti al lancio.

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