GNOME 49 abbandonerà definitivamente X11

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Come già accennato attraverso le varie dichiarazioni, gli sviluppatori hanno annunciato che, a partire da GNOME 49, verrà completamente abbandonato il supporto alle sessioni X11, seguendo così l’ambiente desktop di KDE, che si muove ormai sulla stessa direzione. Si tratta ovviamente di una decisione che va verso un’adozione totale del più recente Wayland, il quale ha ormai sostituito il vecchio gestore finestre pressoché ovunque.

GNOME 49 abbandona completamente X11 adottando in toto Wayland

Nonostante X11 non verrà abbandonato del tutto, continuando a ricevere aggiornamenti di sicurezza e correzioni di bug, lo sviluppo attivo è praticamente fermo. Gli sviluppatori si stanno infatti concentrando su Wayland per GNOME 49, considerato più adatto alle esigenze moderne grazie a migliori prestazioni, sicurezza e funzionalità avanzate. Le limitazioni architettoniche di X11, ormai datato, rendono impossibile ulteriori progressi senza compromettere la compatibilità con le applicazioni esistenti.

La rimozione di X11 da GNOME 49 è stata preceduta da un lungo processo di preparazione. Durante lo sviluppo di GNOME 46, il team ha raccolto riscontri e risolto problemi critici, mentre con GNOME 48 sono stati introdotti significativi miglioramenti all’accessibilità, finanziati dal Sovereign Tech Fund. Questi interventi hanno colmato il divario funzionale tra X11 e Wayland, specialmente per tecnologie assistive come Orca, che ora superano le capacità di X11, eliminando le soluzioni temporanee del passato.

La decisione finale per GNOME 49 è stata presa dopo discussioni approfondite all’interno del reparto degli sviluppatori che si occupa del rilascio e in collaborazione con distribuzioni come Ubuntu e Fedora. A giugno 2025, Ubuntu ha confermato l’intenzione di disabilitare la sessione Xorg in GNOME 49 a partire dalla versione 25.10, allineandosi a molti altri software e distribuzioni Linux.

Per gli utenti la compatibilità non rappresenterà un problema: la maggior parte delle applicazioni supporta già Wayland nativamente, mentre XWayland garantisce che i software legacy funzionino senza interventi manuali. Anche se alcuni ambiti di nicchia potrebbero ancora dipendere da X11, la transizione è stata progettata per essere quasi impercettibile, con vantaggi e migliorie per tutti gli utenti.

Nel frattempo, per chi desidera preservare l’eredità di X11, è nato il progetto XLibre Xserver, che ha recentemente rilasciato la sua prima versione beta. Per approfondire, è possibile consultare il post del blog degli sviluppatori GNOME.

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