OpenAI ha un altro asso nella manica per rendere ChatGPT ancora più versatile ed è pronta a giocarlo. Anzi, avrebbe, trattandosi di un’indiscrezione non confermata. Stando a quanto riportato da The Information, l’organizzazione di Sam Altman sarebbe al lavoro su strumenti in stile Office che la porterebbero a competere direttamente con la suite di Microsoft, permettendo agli utenti di generare, di modificare e di esportare file in formati open source compatibili con Excel e PowerPoint.
ChatGPT presto come Excel e PowerPoint?
Presto, potrebbe dunque essere possibile creare ed elaborare fogli di lavoro e presentazioni direttamente dall’interfaccia del chatbot, senza ricorrere a tool esterni. Il compito sarebbe svolto dagli agenti AI, entità in grado di eseguire operazioni complesse e strutturate in più passaggi. Al momento non sono trapelate immagini e non è dato a sapere quale sia la tempistica necessaria per il lancio. Di certo richiederà un periodo di test approfonditi.
Forse per una bizzarra coincidenza, ma l’indiscrezione emerge proprio nel momento che vede OpenAI e Microsoft ormai ai ferri corti. Un tempo partner affiatati, le due realtà sono diventate sempre più rivali, gestendo business concorrenti negli ambiti sia dell’intelligenza artificiale sia del cloud.
Il report di oggi fa comunque riferimento ad alcune limitazioni che la nuova funzionalità di ChatGPT potrebbe portare con sé, almeno nella sua prima incarnazione. Ad esempio, le prestazioni (velocità di esecuzione) potrebbero non essere nemmeno lontanamente paragonabili a quelle di Excel e PowerPoint, inoltre sarebbero del tutto assenti le modalità per la collaborazione in tempo reale e per l’archiviazione dei documenti generati.
Un altro nome chiamato in causa è quello di Google. Anche il gruppo di Mountain View fornisce strumenti dello stesso tipo. E, sempre per un’altra bizzarra coincidenza, di recente è stato accostato proprio a OpenAI per la possibile fornitura dell’infrastruttura cloud necessaria a Sam Altman.