Negli ultimi giorni, Gemini di Google ha scalato le classifiche dell’App Store con una velocità impressionante, superando persino ChatGPT. Il motivo di tanto entusiasmo? Una funzione chiamata “Nano Banana” (alias Gemini 2.5 Flash Image), che ha trasformato l’app in un vero fenomeno virale.
Josh Woodward, vicepresidente di Google Labs, ha parlato di una vera e propria corsa
all’utilizzo dell’app, tanto da costringere il team a introdurre limiti temporanei per gestire l’impennata della domanda.
Gemini conquista l’App Store grazie a Nano Banana, l’editor di immagini che somiglia a Photoshop
Lanciata il 26 agosto, Nano Banana è una funzione di editing fotografico basato su Gemini. Con un solo prompt, gli utenti possono trasformare una foto in un action figure, un’opera d’arte. Che si tratti di un selfie, di uno scatto naturalistico o di una foto del proprio cane, il risultato è sempre sorprendente e subito condivisibile. In meno di due settimane, oltre 500 milioni di immagini sono state generate con questa funzione.
Il 13 settembre, Demis Hassabis, CEO di Google DeepMind, ha celebrato il traguardo: Gemini è diventata l’app gratuita numero uno sull’App Store negli Stati Uniti (in Italia è seconda dopo Poste Italiane). Un successo che non riguarda solo la versione premium. Nano Banana è disponibile anche per gli utenti della versione gratuita, seppur con limiti di utilizzo inferiori. Il boom ha portato 23 milioni di nuovi utenti a scaricare l’app per la prima volta.
L’AI come intrattenimento e non solo strumento per la produttività
Il successo virale di Nano Banana racconta molto di come stiamo usando l’AI oggi. Non è più solo roba da ufficio… Ora l’intelligenza artificiale è diventata una sorta di parco giochi, dove possiamo trasformare qualsiasi idea assurda in un’immagine fantastica. Google con Gemini ha trovato la ricetta giusta: dare alle persone uno strumento potente ma facile da usare, che trasforma i loro pensieri in contenuti facilmente condivisibili.