Google Assistant sta per andare in pensione. O meglio, sta per essere cannibalizzato da Gemini, l’intelligenza artificiale che Google vuole piazzare ovunque. Su Gmail, Google Photo, ecc. Ma mentre pe alcune app l’utilità di Gemini è lampante, tipo su Google Photo dove può cercare “quella foto dove la zia ride con il gatto” senza che si debba scrollare mille album, su Google Maps la questione è più nebulosa. Cosa ci fa un’intelligenza artificiale così potente in un’app il cui unico scopo è portare dal punto A al punto B sani e salvi?
Gemini sostituisce Google Assistant su Google Maps: ecco cosa può fare durante la navigazione
Tecnicamente Gemini non è ancora atterrato ufficialmente su Google Maps. È nascosto nella versione beta dell’app come un easter egg per smanettoni, visibile solo a chi sa dove guardare e come attivarlo. L’icona del microfono nella barra di ricerca, quella che fino a ieri apriva Google Assistant, ora può richiamarre Gemini.
L’idea è di semplificare la navigazione permettendo di modificare le impostazioni a voce invece di smanettare con menu e opzioni mentre si è alla guida. Il caso d’uso principale sembra, infatti, proprio il controllo vocale delle impostazioni di navigazione. Si può dire “cambia l’itinerario per evitare i pedaggi” e Gemini lo farà automaticamente, senza che si debba entrare nelle opzioni, trovare la voce giusta, spuntare la casella e confermare. Stesso discorso per “evita le autostrade” o qualsiasi altra preferenza di percorso.
Di sicuro è comodo, soprattutto se si sta guidando e non si può (o non si dovrebbe) usare il telefono. Google Assistant poteva già fare cose simili, anche se forse con meno fluidità e precisione. Gemini promette di capire meglio le richieste in linguaggio naturale e di essere più veloce nell’esecuzione. Non è che pianificherà viaggi complessi con tappe multiple, o consiglierà dove fermarsi a pranzare basandosi sui propri gusti, ecc.
Gemini risponde anche domande che non c’entrano nulla con la navigazione
Secondo i test condotti da Android Authority sulla versione beta, Gemini può rispondere anche a richieste non direttamente legate alla navigazione. Tipo raccontami una barzelletta
o quanto fa 47 per 23
. Ma non è chiaro se questa funzionalità rimarrà una volta che l’integrazione sarà disponibile per tutti gli utenti.
Google potrebbe decidere di limitare Gemini su Maps solo ai comandi di navigazione, per evitare che le persone alla guida si distraggano chiedendo all’AI di scrivere poesie o spiegare la teoria della relatività. Oppure potrebbe lasciare tutto aperto e sperare che gli utenti abbiano abbastanza buon senso da non usarlo impropriamente.
Disponibilità
Siamo ancora nella fase di test iniziali. Google non ha fornito una data ufficiale per il rilascio pubblico, ma considerando i tempi abituali dell’azienda per questo tipo di roll out, probabilmente passeranno diversi mesi prima che tutti possano provarla. Nel frattempo, Big G continuerà a testare, raccogliere feedback, sistemare bug e capire se questa integrazione ha davvero senso.