Site icon visionedigitale.it

Dia, il browser AI di The Browser Company è disponibile su Mac

Dia, il browser AI di The Browser Company è disponibile su Mac

La gavetta è finita. Chi possiede un Mac e ha passato gli ultimi mesi a sbirciare con invidia gli screenshot di Dia sul feed di Twitter, ora può finalmente mettere le mani sul browser AI che promette di far dimenticare Chrome. La lista d’attesa? Polverizzata. The Browser Company ha aperto i cancelli e tutti possono entrare. Tutti quelli che hanno una mela morsicata sul laptop, almeno.

Dia disponibile su MacOS senza invito: il browser AI che sfida Chrome arriva per tutti

Dia non è un browser qualsiasi. È il figlio prodigio di The Browser Company, la startup che ha creato Arc e che il mese scorso è stata divorata da Atlassian per la modica cifra di 610 milioni di dollari. Non male per un’azienda che fa browser, considerando che la maggior parte delle persone continua a usare quello che trova preinstallato sul computer senza farsi troppe domande.

Lanciato a giugno come esperimento esclusivo per pochi eletti, Dia si presenta come il successore spirituale di Arc, ma con l’intelligenza artificiale infilata in ogni angolo. È la prima volta che diventa accessibile al grande pubblico.

Dia si inserisce in un mercato sempre più affollato dove l’AI non è più un optional. Google ci prova con la sua versione potenziata di Chrome, Opera ci mette del suo, Perplexity vuole trasformare la ricerca in una conversazione esistenziale. Tutti vogliono un pezzo di questa torta.

The Browser Company punta su assistenti chatbot che dovrebbero rendere la navigazione più fluida e su scorciatoie intelligenti che, almeno sulla carta, promettono di far risparmiare tempo. Se poi nella pratica funzionano davvero o sono solo fuffa, lo scopriremo nei prossimi mesi.

Windows? Forse, un giorno, chissà

Per chi sta leggendo questo articolo da un PC Windows, abbiamo brutte notizie. The Browser Company non ha ancora deciso se, quando e come portare Dia sulla piattaforma Microsoft. Il che è bizzarro, considerando che Windows detiene ancora la maggior parte del mercato desktop mondiale. Ma evidentemente l’appeal del pubblico Mac, generalmente più disposto a sperimentare e meno allergico alle novità, ha vinto sulla logica dei numeri.

Per ora, chi ha un Mac, può scaricare Dia e verificare di persona se vale tutto questo hype. Chi ha Windows, beh, c’è sempre Chrome. O Firefox. O Edge, se proprio si è disperati.

Exit mobile version