Il mining è da anni una delle attività più note nel settore delle criptovalute. Consiste nell’utilizzo di potenti macchine informatiche per validare le transazioni su una blockchain e ottenere in cambio nuove monete digitali.
Questo processo, pur fondamentale per la sicurezza e il funzionamento delle reti decentralizzate, presenta ostacoli significativi: l’acquisto di hardware specializzato è costoso, il consumo energetico elevato riduce la sostenibilità economica e ambientale, e la concorrenza con grandi mining farm rende difficile per un singolo utente ottenere profitti concreti.
Negli ultimi tempi sono nati alcuni progetti che mirano a rendere il mining più accessibile e inclusivo, introducendo modelli alternativi basati su meccanismi virtuali e gamificati.
Tra questi spicca Pepenode (PEPENODE), una nuova meme coin lanciata su Ethereum che propone un sistema di “mine-to-earn” capace di replicare l’esperienza del mining senza necessità di hardware fisico.
Il progetto permette agli utenti di acquistare e combinare nodi virtuali (“Miner Nodes”) all’interno di server digitali, partecipando così a un ecosistema che genera ricompense non solo in PEPENODE, ma anche in altre meme coin consolidate come PEPE e Fartcoin.
Al momento, Pepenode ha raccolto più di 1,5 milioni di dollari in presale, con il token nativo venduto a 0,0010831 dollari. Il valore di PEPENODE aumenterà durante le fasi della presale, fino al listing sugli exchange decentralizzati e centralizzati.
Chi è interessato a investire su questo progetto, può leggere la seguente guida.
Configurazione del wallet
Per partecipare alla prevendita di PEPENODE è necessario un wallet compatibile con i token ERC-20. La piattaforma supporta diversi portafogli diffusi, tra cui MetaMask, Wallet Connet, Best Wallet e Coinbase Wallet.
Questi wallet non-custodial si possono scaricare gratuitamente come app per dispositivi mobili e in alcuni casi anche come estensioni del browser.
La configurazione è piuttosto semplice, in quanto basta creare una frase chiave per il backup ed effettuare il processo di registrazione.
In generale, chi è alle prime armi può puntare su wallet semplici da usare e intuitivi come Best Wallet, dotato anche di una funzione per comprare i token in presale come Pepenode direttamente dall’app.
Aggiunta di criptovalute al proprio wallet
La presale di Pepenode accetta pagamenti in Ethereum (ETH), Binance Coin (BNB) e Tether (USDT). Per acquistare queste criptovalute è possibile registrarsi su un exchange centralizzato come Binance.
Sull’exchange occorre registrarsi con verifica KYC e in seguito depositare dei fondi in valuta fiat per poter procedere all’acquisto di criptovalute.
Una volta scelto e acquistato il quantitativo desiderato di criptovalute, si potranno inviare all’indirizzo del proprio portafoglio.
Ricordiamo che Pepenode accetta anche pagamenti in carta di creditodebito, ma in questo caso le commissioni potrebbero rivelarsi più alte.
Connessione al sito ufficiale di Pepenode
Con le criptovalute nel proprio wallet, sarà possibile accedere al sito ufficiale della presale e selezionare l’opzione “Acquista con criptovalute” oppure “Acquista con carta”.
Fatto questo, si dovrà scegliere il proprio wallet dalla finestra di pop-up. Prima di procedere è importante verificare la presenza di fondi sufficienti per coprire non solo l’acquisto, ma anche le commissioni di transazione richieste dalla rete Ethereum.
Acquisto dei token
Con il wallet connesso, è possibile inserire l’importo di ETH (o di altre criptovalute supportate) da scambiare con token PEPENODE.
La piattaforma calcola automaticamente la quantità di token corrispondente. In questa fase è disponibile anche l’opzione per mettere immediatamente i token allo staking, per guadagnare ricompense passive in base all’APY.
Dopo la conferma della transazione nel wallet, i token acquistati saranno resi disponibili al termine della prevendita tramite la funzione di claim.
Comprare Pepenode in presale: vantaggi e rischi
L’interesse verso Pepenode deriva in parte dalla possibilità di diversificare il proprio wallet di criptovalute con un progetto che cerca di distinguersi dal classico modello delle meme coin.
Il fatto che sia ispirato all’iconografia di PEPE, uno dei meme più riconoscibili e già consolidati nel mercato, aumenta le probabilità di ottenere visibilità e un impatto virale, elementi che nel settore delle criptovalute possono influire significativamente sulla crescita di un token in fase iniziale.
Dal punto di vista tecnico, Pepenode introduce un sistema di mining virtuale che replica le dinamiche del mining tradizionale senza i costi legati all’hardware e al consumo energetico.
Gli utenti possono combinare nodi di diversa efficienza e partecipare a un ecosistema gamificato, dove l’interazione e la competizione hanno un ruolo centrale.
A questo si affianca la possibilità di accedere a rendimenti tramite staking e a bonus aggiuntivi in altre meme coin già note, come PEPE e Fartcoin.
Nonostante questi elementi di interesse, occorre sottolineare che si tratta di un progetto in fase di prevendita, quindi ancora privo di uno storico verificabile sul mercato.
I rendimenti dipendono dal reale sviluppo dell’ecosistema e dalla partecipazione della community, due fattori che non possono essere garantiti.
Come per molte nuove iniziative nel settore delle meme coin, esiste il rischio che il progetto non riesca a consolidarsi nel lungo termine.
In questo senso, Pepenode rappresenta un esempio di innovazione nell’ambito delle presale, ma rimane comunque un investimento speculativo, con potenzialità e limiti che vanno valutati attentamente.
In collaborazione con ClickOutMedia
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