ChatGPT sembra meno brillante? OpenAI chiarisce

Negli ultimi mesi, molti utenti hanno notato qualcosa di strano. ChatGPT sembra meno reattivo, meno preciso, a volte persino svogliato. C’è chi ha parlato di un “declino delle prestazioni“, chi ha ipotizzato un rallentamento volontario. Ma è davvero così? OpenAI ha finalmente deciso di rispondere ufficialmente.

OpenAI spiega perché ChatGPT sembra meno efficiente

La teoria circolava da tempo, OpenAI avrebbe “limitato” ChatGPT per ridurre il carico sui server, evitare risposte troppo complesse o controllare meglio l’output. Alcuni utenti si sono presi persino la briga di confrontare versioni diverse del modello, e hanno notato cali di performance con i vari aggiornamenti successivi. Il dibattito si è acceso soprattutto tra sviluppatori e power user, abituati a sfruttare il chatbot AI al massimo delle sue capacità.

La risposta ufficiale di OpenAI

In un post pubblicato sul blog aziendale, OpenAI ha smentito categoricamente l’idea di un rallentamento intenzionale. Secondo l’azienda, non esiste alcuna modifica segreta che limiti le capacità del modello. Tuttavia, ammette che le prestazioni possono variare nel tempo a causa di aggiornamenti, ottimizzazioni o cambiamenti nei parametri di sistema.

OpenAI ha spiegato che ChatGPT viene aggiornato regolarmente, e che alcune modifiche, anche minime, possono influenzare il comportamento del modello. Non si tratta quindi di censure nascoste, ma di un’evoluzione continua, spesso invisibile agli utenti. In pratica, ChatGPT non è statico: si adatta, si affina, e a volte cambia tono o profondità senza preavviso.

OpenAI promette più trasparenza

OpenAI però ha promesso di migliorare la comunicazione sugli aggiornamenti futuri. Pubblicherà changelog più dettagliati e coinvolgerà gli utenti nei test. Un piccolo passo verso una maggiore trasparenza.

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