ChatGPT conquista l’Europa: 40% degli utenti lo usa ogni mese

Il 40% degli europei usa ChatGPT ogni mese. In un solo anno, l’uso degli strumenti di intelligenza artificiale per le ricerche online è triplicato in Europa, passando dallo 0,26% allo 0,78% del totale. Può sembrare poco, ma è come se milioni di persone avessero improvvisamente scoperto che esiste un modo completamente diverso di cercare informazioni online. E la cosa più sorprendente? L’Europa batte gli Stati Uniti in questa corsa all’AI, con un’adozione che supera del 30% quella americana.

Ricerche con AI triplicate in Europa: Google perde il monopolio

Con il 95% del mercato desktop europeo, Google sembra invincibile. Eppure i numeri raccontano una storia diversa. Le ricerche “zero clic”, quelle dove l’utente trova la risposta direttamente nella pagina dei risultati senza cliccare su nessun link, stanno crescendo ovunque. In Europa il fenomeno è ancora contenuto, con un tasso di clic organico che oscilla tra il 44% e il 47%, migliore rispetto agli USA dove l’introduzione delle AI Overview sta cannibalizzando i click tradizionali.

Ma il vero cambiamento non è nei numeri, è nei comportamenti. Reddit è schizzato dal quarto al secondo posto tra le destinazioni più visitate dopo una ricerca Google. ChatGPT.com si è stabilmente piazzato all’ottavo posto. GitHub è salito dal quinto al terzo. Non sono solo classifiche: è la prova che gli utenti cercano risposte più profonde, conversazioni reali, codice funzionante. Non si accontentano più dei dieci link blu.

ChatGPT: il nuovo Google

Quaranta europei su cento aprono ChatGPT almeno una volta al mese. Negli Stati Uniti sono meno di trenta. Un divario che si allarga ogni trimestre e che ribalta tutti gli stereotipi sull’innovazione tecnologica. L’Europa, spesso dipinta come arretrata nel digitale, sta abbracciando l’AI generativa con un entusiasmo che supera la Silicon Valley.

La crescita è stata esplosiva. Da aprile 2024 a giugno 2025, l’uso di strumenti AI nelle ricerche è passato dallo 0,71% allo 0,85%, con picchi ancora maggiori in alcuni paesi.

L’e-commerce europeo resiste all’impero Amazon

Mentre negli USA Amazon domina incontrastato, in Europa il panorama è più variegato. Il gigante di Seattle mantiene una base utenti stabile del 40%, ma l’intensità delle visite è in calo. eBay resta il principale concorrente, mentre nuovi attori come Temu stanno guadagnando terreno rapidamente: dal 3,3% di aprile 2024 al 5,1% di marzo 2025.

Ma il dato più interessante viene da Allegro, il marketplace polacco che domina in termini di engagement con il maggior numero di ricerche per utente. Zalando mantiene la sua nicchia nella moda, Etsy cresce lentamente ma costantemente. È un mercato frammentato che riflette la diversità culturale europea. Ogni paese ha le sue preferenze, i suoi campioni nazionali, le sue abitudini di acquisto.

Temu, in particolare, sta mostrando una crescita impressionante. Da 5,2 ricerche per utente a giugno 2024 a oltre 7 nel secondo trimestre 2025. Un segnale che il modello cinese di e-commerce ultra-economico sta trovando terreno fertile anche nel vecchio continente.

Reddit, la vera sorpresa di quest’anno

Le piattaforme di contenuto stanno diventando i nuovi motori di ricerca. YouTube resta il re incontrastato, la prima destinazione dopo una ricerca Google. Ma è Reddit il fenomeno dell’anno: base utenti in crescita costante, secondo posto nelle destinazioni di ricerca, punto di riferimento per chi cerca opinioni genuine e non SEO-ottimizzate.

Pinterest è la sorpresa nascosta. Ha superato le 5 ricerche per utente nel secondo trimestre 2025, contro le 3,5 dell’anno precedente. Un boom del 40% che racconta di un’Europa che cerca ispirazione visiva, idee per la casa, ricette, progetti fai-da-te. Non è più solo un social network, è diventato un motore di ricerca visuale.

Canva è entrata al 14° posto delle destinazioni più visitate, segnale che la ricerca non riguarda più solo informazioni ma anche strumenti. Gli utenti non vogliono solo sapere come fare qualcosa, vogliono gli strumenti per farlo subito.

I confini tra ricerca tradizionale, AI e social media si stanno dissolvendo. Un utente può iniziare con una domanda su Google, approfondire su ChatGPT, verificare le opinioni su Reddit, trovare ispirazione su Pinterest e concludere l’acquisto su un marketplace locale. È un percorso non lineare che sfida ogni tentativo di categorizzazione.

Il paradosso europeo: più AI, più privacy

L’Europa sta abbracciando l’AI più velocemente degli USA, nonostante (o forse grazie a) normative sulla privacy più stringenti. È un paradosso che sfida le narrazioni convenzionali. Gli europei sembrano più disposti a conversare con un’AI che a cedere i propri dati a Google.

Il GDPR, invece di frenare l’innovazione, potrebbe averla indirizzata verso modelli più rispettosi della privacy. ChatGPT non traccia le ricerche come Google, non costruisce profili pubblicitari, non vende dati a terze parti. Per molti utenti europei, è un compromesso accettabile: meno personalizzazione in cambio di più controllo.

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