Si chiama Caira ed è una sintesi tra il passato e il futuro della fotografia digitale ma, per certi versi, non ha completamente senso. Caira è un progetto di Camera Intelligence, una startup inglese che inizierà a vendere il prototipo su Kickstarter a partire dal 30 ottobre e, ve lo diciamo subito, potrebbe rivelarsi solo un costoso giocattolo per pochi.
Che cos’è Caira
Caira è una macchina fotografica in standard Micro 4/3, che non funziona in modo autonomo ma va collegata, tramite MagSafe, ad un iPhone di recente generazione. Lo standard Micro 4/3 è famoso, tra i fotografi, per il mirino elettronico (senza lo specchio tipico delle reflex), l’obiettivo intercambiabile (di tipo 4/3, appunto) e l’elevata qualità degli scatti generati.
Non si tratta di uno standard nuovo, visto che la prima macchina Micro 4/3 l’anno prodotta Olympus e Panasonic nel 2008, ma è ancora apprezzato da alcuni fotografi perché permette di creare macchine abbastanza compatte, che scattano ottime foto e che possono usare una miriade di obiettivi prodotti da tanti brand di qualità.
Questa è la parte hardware di Caira, poi c’è quella software che è la vera novità. Caira si gestisce tramite un’app per iOS da far girare su iPhone, all’interno della quale si vede sia l’inquadratura che tutte le funzioni disponibili. E, manco a dirlo, sono funzioni AI.
La prima è Smart Styles: dall’app è possibile applicare uno dei 6 stili fotografici preimpostati e, volendo, lo si può anche leggermente modificare. poi c’è Voice Control, che è chiaramente un controllo vocale delle funzioni della fotocamera, utile magari quando il fotografo ha entrambe le mani impegnate o è in posizione di scatto molto scomoda.
Poi c’è la vera novità: Generative Editing, cioè l’editing delle foto appena scattate tramite il modello Google Nano Banana. Grazie a questo modello è possibile, ad esempio, aggiungere o sottrarre elementi alla foto e applicare altri effetti permessi dall’AI generativa di Google.
Caira ha davvero senso?
Caira sarà venduta al prezzo di 699 dollari, che non sono pochi per una “mezza macchina fotografica” che, per sfoggiare le sue doti migliori, ha bisogno di essere collegata ad un iPhone che, se va bene, costa altrettanto.
E’ assai probabile che Caira farà foto molto belle, ma resta l’enorme dubbio sulla reale utilità di un dispositivo del genere. Anche considerando il fatto che gli iPhone (e anche molti telefoni Android) ormai fanno foto ogni anno più belle e che, soprattutto, tutte le funzioni AI di Caira le può fare qualunque app di AI generativa che costa decisamente meno (o è addirittura gratis).
Per non parlare, poi, di accessori per smartphone dedicati ai fotografi, come lo Xiaomi Ultra Photography Kit che, in pratica, trasformano i telefoni in qualcosa di molto simile a Caira.