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Brave supera i 100 milioni di utenti attivi mensili

Brave supera i 100 milioni di utenti attivi mensili

La software house fondata da Brendan Eich (creatore del linguaggio JavaScript e co-fondatore di Mozilla) ha comunicato che il browser Brave ha superato i 100 milioni di utenti attivi al mese. Questo traguardo è stato raggiunto anche grazie al Digital Markets Act in Europa. Il post sul blog ufficiale elenca inoltre dati e informazioni su Brave Search e le funzionalità AI.

Ecosistema che garantisce la privacy

Il numero di utenti attivi mensili di Brave nel mondo (desktop e mobile) al 30 settembre era circa 101 milioni. Il browser è stato rilasciato circa 9 anni fa e oggi è disponibile per Windows, macOS, Linux, Android e iOS. Dal 2018 è basato su Chromium (quindi usa Blink come motore di rendering), ma non integra nessun servizio di Google, incluse le funzionalità di “tracciamento”. Brave blocca cookie cross-site, tracker e pubblicità.

Il numero di utenti attivi al giorno è superiore a 42 milioni. La software house ha evidenziato i benefici del Digital Markets Act in Europa. Apple ha iniziato a rispettare la legge con iOS 17.4, mostrando una schermata di scelta del browser. Da allora, il numero di installazioni di Brave è aumentato fino al 50%.

Il motore di ricerca predefinito è Brave Search. L’indice di ricerca è proprietario, quindi diverso da quelli di Google Search e Bing. Il numero di query è superiore a 1,6 miliardi al mese. Supporta anche la ricerca AI e, da fine settembre, gli utenti possono usare Ask Brave, un’interfaccia che combina ricerca e chat AI.

Il browser integra Leo, un chatbot che sfrutta vari modelli, tra cui Claude di Anthropic e Llama di Meta. Può rispondere a domande su pagine web, immagini, documenti e video, garantendo la privacy. In futuro verranno aggiunte le capacità agentiche, quindi potrà eseguire azioni per conto dell’utente.

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