Se anche il numero uno di Google inizia a parlare della bolla AI, significa che forse ci avevamo visto lungo. Sundar Pichai, l’uomo a capo dell’impero di bigG, ha toccato l’argomento durante un’intervista rilasciata a BBC News, affermando che nonostante la crescita degli investimenti nel settore abbia dato vita a un momento straordinario
, c’è una certa irrazionalità
.
Nessuno al sicuro se scoppia la bolla dell’AI
A domanda diretta sull’eventualità di uno scoppio, il CEO ha ammesso che nessuna azienda sarebbe immune, noi compresi
. È interessante il suo paragone con quanto accaduto all’inizio del millennio con la crisi del dot-com, quando dopo il forte interesse nei confronti di internet, alle sue origini, si è assistito a un collasso delle società cresciute (gonfiate) troppo in fretta, spinte dall’hype per l’avvento del mondo online.
Oggi possiamo guardare indietro a Internet. C’erano chiaramente molti investimenti eccessivi, ma nessuno di noi metterebbe in dubbio la profondità di Internet. Mi aspetto che con l’AI sia lo stesso. Quindi, penso che sia allo stesso tempo razionale e che ci siano elementi di irrazionalità in un momento come questo.
Il settore AI è dominato da un numero piuttosto contenuto di aziende. Alcune sono startup, altre rappresentate da progetti messi in campo dalle Big Tech, unite dal desiderio comune di rincorrere OpenAI dopo aver visto quali fossero le potenzialità di questo ambito in seguito al lancio di ChatGPT. Una corsa che fin qui si è spesso tradotta in investimenti miliardari, a fronte dei quali però non sempre c’è un ritorno economico sufficiente a rendere il tutto sostenibile.
Mantenere attiva l’infrastruttura su cui poggia l’intelligenza artificiale richiede ingenti risorse, in termini di potenza computazionale e di energia. E per alimentare questa enorme macchina, cercando al tempo stesso di far meglio della concorrenza, spesso le aziende operano in perdita.
Nessuno può dire se e quando scoppierà la bolla AI, ma il fatto che il numero uno di Google non stia escludendo la possibilità è quantomeno indicativo.


