Bitcoin: per JPMorgan il destino del prezzo di BTC dipende dalla tenuta di MicroStrategy

Secondo un’analisi recente di JPMorgan, il destino a breve termine del prezzo di Bitcoin dipende più dalla stabilità finanziaria di Strategy Inc. (ex MicroStrategy) che dall’attività dei minatori. Nonostante la pressione di vendita derivante dai costi energetici e dal calo dell’hashrate, gli analisti guidati da Nikolaos Panigirtzoglou ritengono che la capacità di Strategy di “hodlare” (mantenere) le sue massicce riserve di BTC sia il fattore determinante.

Il fulcro della questione è il rapporto tra il valore aziendale totale di Strategy e il valore dei suoi asset in Bitcoin. Attualmente, questo indicatore si attesta a 1,13, rimanendo “saldamente al di sopra di 1” nonostante la volatilità del mercato.

Questo è un segnale incoraggiante: finché questo rapporto rimane positivo, è improbabile che l’azienda subisca pressioni per liquidare i suoi Bitcoin per far fronte agli obblighi finanziari. Inoltre, la creazione di una riserva di liquidità da 1,44 miliardi di dollari garantisce la copertura dei dividendi per quasi due anni, riducendo ulteriormente il rischio di vendite forzate. Se Strategy riuscirà a evitare di vendere, “il peggio per i prezzi dei bitcoin sarà probabilmente alle nostre spalle”.

Minatori sotto pressione: costi di produzione e il “soft floor” a 90.000 dollari

Mentre l’attenzione è su Strategy, il settore del mining sta affrontando sfide significative. JPMorgan ha rivisto al ribasso la stima del costo di produzione di Bitcoin a 90.000 dollari (dai 94.000 del mese scorso), a causa del calo dell’hashrate e della difficoltà di mining. Questo calo riflette il ritiro dei minatori meno efficienti e l’impatto delle restrizioni in Cina.

Tuttavia, con il prezzo di mercato attuale che oscilla pericolosamente vicino a questa soglia di costo, i margini di profitto sono compressi. Alcuni minatori ad alto costo sono già stati costretti a vendere per coprire le spese operative. Storicamente, il costo di produzione ha agito come un “soft floor” per il prezzo di Bitcoin. Se il valore di mercato dovesse scendere e rimanere al di sotto dei 90.000 dollari per un periodo prolungato, si rischierebbe una capitolazione più ampia dei miner, simile a quanto accaduto nel 2018, esercitando ulteriore pressione al ribasso.ù

Il rischio MSCI è già scontato? Le prospettive a lungo termine restano rialziste

Un’altra nuvola all’orizzonte è la potenziale esclusione di Strategy dagli indici MSCI. Tuttavia, JPMorgan ritiene che il mercato abbia già ampiamente prezzato questo rischio. Il titolo MSTR è sceso del 40% da ottobre, sottoperformando Bitcoin del 20%, un divario che suggerisce che gli investitori hanno già anticipato lo scenario peggiore.

Se MSCI dovesse decidere di mantenere Strategy nei suoi indici il 15 gennaio, potremmo assistere a un forte rimbalzo. Indipendentemente da queste dinamiche a breve termine, la visione a lungo termine di JPMorgan rimane ottimistica. Il loro modello di valutazione comparativa con l’oro indica ancora un prezzo teorico di Bitcoin intorno ai 170.000 dollari nei prossimi 6-12 mesi, suggerendo che, una volta stabilizzatosi il mercato, il potenziale di rialzo rimane significativo.

Bitcoin Hyper ($HYPER): l’infrastruttura Layer-2 che scommette sulla ripresa

Mentre il mercato analizza la stabilità di Strategy e dei minatori, una nuova ondata di innovazione sta attirando capitali significativi. Bitcoin Hyper ($HYPER) è il progetto Layer-2 che sta catalizzando questa attenzione, con una prevendita che ha già superato i 29 milioni di dollari. A differenza della strategia passiva di accumulo (Layer-1), HYPER punta a sbloccare l’utilità attiva di Bitcoin.

Utilizzando un’architettura ibrida che combina la velocità della Solana Virtual Machine (SVM) con la sicurezza degli ZK-Rollups, Bitcoin Hyper mira a trasformare la rete Bitcoin in un ecosistema DeFi ad alte prestazioni.

Con un prezzo di prevendita attuale di 0,013375 dollari per token (prossimo all’aumento, come previsto dalla roadmap della ICO) e un APY di staking del 46%, il progetto offre agli investitori un modo per scommettere sulla crescita tecnologica di Bitcoin, indipendentemente dalla volatilità a breve termine del prezzo spot. Gli “smart money” vedono in questa infrastruttura la chiave per il futuro dell’ecosistema.

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In collaborazione con ClickOutMedia
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