Backdoor: Google ha ricevuto la richiesta come Apple?

Apple doveva consentire alle forze dell’ordine di accedere ai dati cifrati conservati dagli utenti su iCloud. In attesa della sentenza del tribunale ha disattivato la crittografia nel Regno Unito. Un senatore degli Stati Uniti ha chiesto a Google se avesse ricevuto una simile richiesta, ma non ha ottenuto una risposta. L’azienda di Mountain View ha successivamente chiarito la questione.

La richiesta di consentire l’accesso ai backup cifrati su iCloud (in pratica creare una backdoor) è stata inviata sulla base di una legge del 2016 (Investigatory Powers Act). Ciò avrebbe permesso di “spiare” gli utenti in tutto il mondo, quindi Apple ha deciso di rimuovere la funzionalità Advanced Data Protection solo nel Regno Unito.

In attesa della decisione del tribunale in risposta al ricorso di Apple o del possibile dietrofront del governo britannico, il senatore democratico Ron Wyden ha chiesto ad altre Big Tech statunitensi se avessero ricevuto lo stesso “technical capability notice”. Come scritto nella lettera (PDF) inviata alla Direttrice dell’intelligence nazionale (Tulsi Gabbard), Meta ha confermato di non aver ricevuto nessun ordine dal Regno Unito.

Google ha invece comunicato che, se riceverà l’ordine di creare una backdoor, rispetterebbe il divieto di non renderlo pubblico previsto dalla legge del 2016. L’azienda di Mountain View ha successivamente confermato a Washington Post e TechCrunch di non aver ricevuto nessuna richiesta.

Secondo il senatore Wyden, gli ordini del Regno Unito di indebolire la crittografia creano vulnerabilità che possono essere sfruttate dagli avversari degli Stati Uniti. Dovrebbe quindi essere effettuata una valutazione dei rischi per la sicurezza nazionale derivanti dalla legge di sorveglianza britannica.

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