Il Moige (Movimento italiano genitori) ha presentano una denuncia contro Meta e TikTok al tribunale di Milano. Come specificato dallo studio legale Ambrosio & Commodo si tratta di un’azione inibitoria collettiva (class action) in base all’art. 840 sexiesdecies del codice di procedura civile. L’obiettivo è imporre alle due aziende modifiche al funzionamento di Facebook, Instagram e TikTok per proteggere i minori.
Verifica età e modifica dell’algoritmo
L’azione legale, iniziata a luglio, ha richiesto due anni di lavoro con la collaborazione di esperti (giuristi, ingegneri informatici, neuropsichiatri) ed è basata su solide fondamenta scientifiche. L’uso prolungato dei social media può avere gravi conseguenze sui minori, tra cui disturbi alimentari, perdita del sonno, calo del rendimento scolastico, depressione, insoddisfazione per la propria immagine corporea, difficoltà nelle relazioni familiari e sociali, comportamenti impulsivi, accettazione di sfide pericolose e, nei casi più gravi, atti autolesivi e ideazioni suicidarie.
In dettaglio, lo studio legale ha chiesto innanzitutto il rispetto dell’obbligo di verifica dell’età e quindi del divieto di accesso ai social media per i minori di 14 anni. Oggi è piuttosto semplice effettuare l’iscrizione a Facebook, Instagram e TikTok.
Le due aziende devono inoltre eliminare i sistemi che creano dipendenza dalle piattaforme, in particolare la manipolazione algoritmica e lo scroll infinito dei contenuti. La verifica dell’età e gli algoritmi sono al centro delle indagini avviate dalla Commissione europea nei confronti di Meta e TikTok sulla base del Digital Services Act.
Il Moige chiede infine una corretta, chiara e completa informazione sui rischi derivanti dall’abuso dei social media. Meta e TikTok devono quindi cessare immediatamente queste pratiche. La prima udienza è fissata per il 26 febbraio 2026. Lo studio legale preparerà anche un’azione risarcitoria. I genitori possono inviare segnalazioni tramite il sito dedicato