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Automattic controdenuncia WP Engine

Automattic controdenuncia WP Engine

Automattic ha presentato una controdenuncia per evidenziare la violazione del marchio WordPress da parte di WP Engine e altri comportamenti scorretti della software house texana avvenuti dopo l’investimento di Silver Lake. Lo scontro tra le due aziende è iniziato un anno fa quando Matt Mullenweg (CEO di Automattic) ha bloccato l’accesso a plugin e temi.

Continua lo scontro tra Automattic e WP Engine

Secondo Automattic, WP Engine ha sfruttato i marchi WordPress e WooCommerce senza pagare la royalty dell’8% e senza contribuire al progetto open source. L’azienda fondata da Mullenweg ha successivamente bloccato l’accesso a WordPress.org, quindi i clienti di WP Engine non potevano più scaricare e aggiornare plugin e temi.

Automattic aveva anche preso il controllo del plugin Advanced Custom Fields (ACF) di WP Engine e cambiato il nome in Secure Custom Fields. L’azienda texana ha denunciato Automattic e Mullenweg per abuso di potere, tentata estorsione, concorrenza sleale, diffamazione e calunnia, chiedendo un’ingiunzione preliminare per ripristinare l’accesso alle risorse di WordPress.org. La richiesta è stata accolta a fine 2024.

Nella controdenuncia presentata il 23 ottobre, Automattic scrive che l’abuso dei marchi WordPress e WooCommerce è avvenuto in seguito all’investimento da 250 milioni di dollari fatto da Silver Lake (diventata proprietaria di WP Engine nel 2018). Dal quel momento sono stati usati i termini “The WordPress Company” e “WordPress Engine“.

WP Engine ha inoltre lanciato nuovi prodotti usando nomi come “Core WordPress” e “Headless WordPress“. L’azienda texana aveva anche promesso di supportare l’ecosistema WordPress con il 5% delle sue risorse, ma ciò non è mai avvenuto. Secondo Automattic, tale strategia di marketing è stata decisa da Silver Lake per i propri interessi. Se WP Engine avesse pagato le royalties, la sua valutazione sarebbe diminuita. Silver Lake ha tentato (senza successo) di vendere WP Engine a 2 miliardi di dollari.

Un portavoce di WP Engine ha dichiarato:

L’uso del marchio WordPress da parte di WP Engine per fare riferimento al software open source è coerente con la prassi consolidata del settore e con il fair use ai sensi della consolidata legge sui marchi, e ci difenderemo da queste affermazioni infondate.

Lo scontro legale tra le due aziende durerà ancora a lungo.

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