Autenticazione biometrica per accedere ad app Android e Chrome

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Con l’introduzione di Android 15, Google dimostra ancora una volta il suo impegno nel garantire la massima sicurezza e privacy agli utenti. Due delle funzioni più interessanti sono Theft Detection e Private Space. La prima permette ai dispositivi Pixel di capire quando sono stati sottratti al legittimo proprietario, attivando immediatamente un blocco per impedire accessi non autorizzati. La seconda, invece, consente di nascondere le app più sensibili, in modo che non appaiano nell’elenco generale delle applicazioni, un po’ come avviene con la Secure Folder di Samsung.

Identity Check: l’autenticazione biometrica per proteggere i dati sensibili

Ma le novità non finiscono qui. Google sta infatti lavorando a uno strumento chiamato Identity Check, che aggiungerà un ulteriore livello di sicurezza richiedendo l’autenticazione biometrica per accedere alle impostazioni critiche del dispositivo. Questa funzione, che dovrebbe essere introdotta entro la fine dell’anno, lavorerà in tandem con applicazioni importanti come Google Chrome, impedendo l’accesso alle informazioni sensibili anche se qualcuno dovesse riuscire a superare il codice di accesso del dispositivo Pixel.

Secondo quanto riportato da Mishaal Rahman di Android Authority, Identity Check richiederà un’autenticazione biometrica più forte, come la scansione delle impronte digitali o del volto, per accedere ad app che normalmente consentono l’autenticazione tramite codice di accesso, PIN o pattern.

In questo modo, anche se qualcuno dovesse spiare il codice di accesso mentre lo si inserisce e successivamente accedere al dispositivo con un furto o un inganno, non sarebbe sufficiente per entrare nelle impostazioni dell’account Google o nelle app più sensibili.

Chrome abbraccia Identity Check per una navigazione più sicura

Ma Identity Check non si limiterà solo ad Android. Secondo le indiscrezioni, la funzione sarà integrata anche in Google Chrome, richiedendo l’autenticazione biometrica per azioni come la compilazione automatica delle password. Questo è stato confermato sia da Rahman che da @Leopeva64, esperto di Chrome, il quale aveva già anticipato a settembre che il browser avrebbe finalmente richiesto l’autenticazione prima di compilare una password.

Il codice per la funzione è stato già aggiunto alla funzione di riempimento automatico delle password del browser e si sta facendo strada anche nel codice legato ai metodi di pagamento, alle impostazioni di sincronizzazione e alla modalità in incognito. Non è ancora chiaro se altre applicazioni di Google stiano sviluppando il supporto per Identity Check, ma è probabile che in futuro sempre più app adotteranno questa funzione per garantire la massima sicurezza agli utenti.





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