Apple non dovrà più creare una backdoor in UK

L’indiscrezione di fine luglio era corretta. Tulsi Gabbard, Direttrice dell’intelligence nazionale, ha comunicato che il Regno Unito non chiederà più ad Apple di implementare una backdoor per l’accesso ai dati degli utenti. Si attende ora un comunicato ufficiale del governo britannico. L’azienda di Cupertino potrebbe ripristinare la funzionalità Advanced Data Protection.

Apple riattiva la crittografia per iCloud?

Il governo britannico aveva ordinato ad Apple di consentire l’accesso ai dati degli utenti conservati su iCloud. Ciò significava creare una backdoor per aggirare la crittografia end-to-end (se viene attivata la funzionalità Advanced Data Protection). Le forze dell’ordine avrebbero così “ficcato il naso” nei dati privati degli utenti di tutto il mondo.

L’azienda di Cupertino ha quindi deciso di disattivare la funzionalità solo nel Regno Unito e presentato ricorso all’Investigatory Powers Tribunal. In seguito alle pressioni ricevute e alla probabile violazione del CLOUD Act (legge che regola lo scambio dei dati), il governo britannico ha assecondato la richiesta degli Stati Uniti.

Tulsi Gabbard ha scritto su X che il Regno Unito ritirerà l’ordine di creare una backdoor che avrebbe consentito l’accesso ai dati cifrati dei cittadini americani. Questo risultato è stato ottenuto dopo mesi di lavoro insieme a Presidente e Vice Presidente degli Stati Uniti.

Si attende ora il comunicato ufficiale del governo britannico. Secondo il Financial Times non è chiaro se verrà inviata una richiesta modificata che eviti l’accesso ai dati degli utenti statunitensi. Da Apple non è arrivato ancora nessun commento. L’azienda californiana dovrebbe ripristinare la funzionalità Advanced Data Protection di iCloud per gli utenti del Regno Unito.

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