Gli utenti Mac europei possono solo guardare con invidia cosa succede nel resto del mondo. Mentre Apple continua a perfezionare l’integrazione tra i suoi dispositivi, una delle funzioni più utili di macOS Sequoia rimane un miraggio per chi vive nell’Unione Europea. iPhone Mirroring, che permette di controllare completamente il telefono dal computer, non approderà sul mercato europeo e il motivo non è tecnico.
Apple lascia l’Europa a bocca asciutta: niente iPhone Mirroring per colpa del Digital Markets Act
iPhone Mirroring permette di proiettare lo schermo dell’iPhone direttamente sul Mac e controllarlo con mouse e tastiera, senza cavi e in modo completamente trasparente. Si vuole rispondere a un messaggio, dare un occhio a Instagram o usare un’app che esiste solo su mobile? Tutto dal comfort della propria scrivania.
Negli Stati Uniti e Asia, La funzione è attiva e funziona senza problemi. In Europa, Apple ha deliberatamente disabilitato questa funzione. Apple ha incluso Apple Intelligence in alcune lingue europee, ma ha escluso iPhone Mirroring, nonostante fosse tecnicamente possibile includerla. Questo dimostra che non è una questione tecnica, ma una scelta strategica di Apple su cosa rilasciare e cosa no in Europa.
Apple sta applicando la stessa logica ad altre funzioni, come SharePlay Screen Sharing e le Live Activities su macOS 26 Tahoe. È una strategia preventiva: piuttosto che rischiare problemi normativi, Apple preferisce non rilasciare certe funzioni in Europa, anche se questo significa offrire un’esperienza meno integrata ai propri utenti europei.
Il Digital Markets Act rovina la festa
Il problema si chiama Digital Markets Act (DMA), la normativa europea entrata in vigore nel 2022 per regolamentare i giganti tecnologici. Apple teme che introdurre iPhone Mirroring in Europa possa scatenare una reazione a catena. I regolatori potrebbero pretendere che la funzione supporti anche i telefoni Android, o peggio ancora che funzioni anche su Windows.
Per Apple sarebbe un incubo. L’azienda sostiene che rispettare le richieste di “interoperabilità” del DMA comprometterebbe sicurezza e integrità dei suoi prodotti, oltre a complicare enormemente lo sviluppo. Ma non è l’unico problema. Se iPhone Mirroring arrivasse in Europa, la Commissione Europea potrebbe classificare macOS come “gatekeeper“, sottoponendolo alle stesse regole stringenti che già si applicano a iOS e iPadOS.
La strategia della rinuncia
Apple ha scelto la strada più semplice: non rilasciare la funzione piuttosto che dover aprire il proprio ecosistema. Lo ha già fatto in passato e probabilmente continuerà a farlo anche in futuro. Meglio privare gli utenti europei di alcune funzioni piuttosto che rischiare di dover riprogettare completamente l’integrazione tra i propri dispositivi.
Il risultato è una frattura sempre più evidente tra l’esperienza Apple in Europa e nel resto del mondo. Gli utenti europei si ritrovano con dispositivi “castrati” rispetto a quello che potrebbero essere, non per limitazioni tecniche ma per scelte strategiche legate alle normative.