Anthropic evita processo per copie pirata di libri

Termina con un accordo extragiudiziale lo scontro legale tra Anthropic e tre autori che hanno accusato la startup di violazione del copyright. Non è nota la somma pagata come risarcimento danni, ma sicuramente è molto inferiore a quella che l’azienda californiana avrebbe dovuto sborsare in caso di sconfitta al termine del processo.

Anthropic evita il possibile fallimento

Circa un anno fa, Andrea Bartz, Charles Graeber e Kirk Wallace Johnson hanno denunciato Anthropic per aver utilizzato copie dei loro libri durante l’addestramento dei modelli Claude. A fine giugno, la startup di San Francisco aveva ottenuto una vittoria parziale. Secondo il giudice William Alsup è possibile usare copie dei libri regolarmente acquistati in quanto si tratta di “fair use”.

Il giudice aveva però avvisato la startup che non è possibile utilizzare copie pirata. I tre autori hanno dichiarato che sono state scaricate oltre 7 milioni di copie pirata da note “biblioteche” online, tra cui LibGen e PiLiMi. Lo stesso giudice ha quindi approvato la richiesta di class action.

La legge statunitense prevede un risarcimento danni fino a 150.000 dollari per copia pirata. In base ai calcoli effettuati da un professore della Santa Clara University School of Law, la somma totale poteva essere superiore a 900 miliardi di dollari. Ciò avrebbe significato il fallimento di Anthropic, in quanto le entrate previste nel 2025 sono circa 5 miliardi di dollari.

Il processo doveva iniziare a dicembre. L’accordo dovrà essere finalizzato e approvato entro il 5 settembre. L’avvocato degli autori ha dichiarato che si tratta di un accordo storico. Non è nota però la somma che verrà suddivisa tra i partecipanti alla class action. Ulteriori dettagli verranno comunicati nelle prossime settimane.

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