Anche l’AI può essere ingannata: ecco i pericoli nascosti dei browser intelligenti

Tutti ormai parlano di browser agentici, ovvero i browser intelligenti che tramite AI promettono e offrono una navigazione decisamente diversa da come siamo ormai abituati con “Google”. Tuttavia, nonostante content creator, streaming e giornalisti ne sponsorizzino le peculiarità, gli esperti di sicurezza informatica pensano ai pericoli nascosti.

Un recente esperimento condotto dalla startup Guardio ha fatto emergere dati preoccupanti circa questi browser. Nello specifico, come riportato da Panda Security in un suo comunicato stampa, questa startup ha testato Comet, il browser AI di Perplexity. In questo test gli è stato chiesto di svolgere attività rischiose che ha eseguito senza dire nulla.

In merito a quanto riportato da Guardio, Comet ha effettuato acquisti su siti di phishing completando la transazione. Inoltre, ha inserito le credenziali bancarie dell’utente su pagine web fraudolente, “fornendole senza esitazione” nonostante sia dotato di AI. Infine, i ricercatori hanno anche manipolato l’AI per convincerla a scaricare un malware riuscendo nell’intento.

I browser intelligenti hanno un’AI poco intelligente

Ciò che emerge dai browser intelligenti è che la loro AI non è così tanto intelligente quando si tratta di sicurezza informatica. Hervé Lambert, Global Consumer Operations Manager di Panda Security, ha affermato: “L’AI è potente, ma la sicurezza resta sempre una responsabilità condivisa tra tecnologia e consapevolezza dell’utente“.

I browser AI rappresentano una svolta interessante, ma non sono ancora pronti a sostituire del tutto l’attenzione dell’utente. È fondamentale combinarne l’uso con soluzioni di sicurezza affidabili, capaci di bloccare phishing e malware in tempo reale“, ha concluso Lambert.

Secondo gli esperti i browser intelligenti con Ai “aumentano la cosiddetta superficie di attacco“. Ciò significa che gli utenti, usandoli, sono molto più esposti a minacce informatiche rispetto ad altre soluzioni più tradizionali. Quindi è fondamentale sviluppare:

  • Protezione in tempo reale contro phishing e link malevoli;
  • Monitoraggio avanzato dei download e dei pagamenti online;
  • Difese invisibili ma sempre attive, come firewall e antivirus che agiscono in background.

Se proprio vuoi usare questi browser intelligenti non affidare mai all’AI i tuoi dati di pagamento. Verifica sempre loghi e URL delle pagine web. Non condividere password o credenziali tramite l’intelligenza artificiale. Infine, mantieni sempre aggiornati sia i browser che l’intelligenza artificiale integrata.

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