Come reso noto di recente, AMD ha iniziato a distribuire ai propri partner campioni ingegneristici di Medusa Ridge, il nome che identifica una delle prossime generazioni di CPU desktop Ryzen. Stando a Yuri Bubliy, lo sviluppatore dietro ai software Hydra e DRAM Calculator for Ryzen, i nuovi processori includono diverse novità sia nei chiplet (CCD) che nel die I/O (cIOD).
AMD Medusa Ridge: fino a 12 core con 48 MB di cache L3 per die
Medusa Ridge farò uso del processo produttivo a 2 nm (N2) di TSMC, ovvero il più avanzato, con densità transistor doppia rispetto al nodo a 5 nm utilizzato per Zen 5. Ciò permetterà alle nuove CPU di integrare fino a 12 core e 48 MB di cache L3 per die, con configurazioni che potrebbero includere un singolo CCD a 12 core o due cluster a 6 core, ciascuno con 24 MB di cache.
Controller più avanzato, RAM a doppio canale e più efficienza
Medusa Ridge rivedrà molto anche il controller I/O, che passa dal nodo a 6 nm attuale a un processo EUV più avanzato da 5 nm o 4 nm. Vienepensato per supportare frequenze più elevate, colmando il divario prestazionale con le architetture concorrenti, come quelle di Intel.
AMD ha anche confermato che gli algoritmi per l’aumento della frequenza, come Precision Boost Overdrive e Curve Optimizer, rimarranno invariati, non rendendo necessari aggiornamenti in tal senso ai software per l’overlclock, come Hydra.
Medusa Ridge rappresenta la risposta diretta a quanto sta facendo in tempi recenti Intel, il concorrente principale, la quale sta molto puntando su CPU ibride e packaging avanzato. Il nodo da TSMC a 2nm, punta anche ad aumentare anche di più le prestazioni per watt.
Debutto di Medusa Ridge
AMD prevede di avviare la produzione di massa di Medusa Ridge entro la fine del 2025. Questa nuova serie di CPU Zen 6 dovrebbe offrire un significativo aumento delle frequenze, accompagnato da un miglior margine di overclocking e una maggiore efficienza energetica rispetto all’attuale generazione, ovvero Zen5.