La pedopornografia online è una vera e propria piaga che in Italia sta aumentando. In queste ultime settimane nuovi casi sono stati denunciati dalla Polizia Postale che continua a fare un lavoro magistrale per contrastare questo reato che fa davvero male alla società perché colpisce chi non può difendersi pienamente: i minori.
“Nell’ambito di una complessa ed articolata attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano e finalizzata al contrasto della pedopornografia online, la Polizia di Stato ha tratto in arresto due soggetti (un cittadino italiano di 56 anni e un cittadino egiziano di 68), colti nella flagranza del reato di detenzione di materiale pornografico realizzato mediante lo sfruttamento di minorenni“, si legge sul sito ufficiale delle forze dell’ordine.
E con questi casi di pedopornografia online non si tratta solo di detenzione, ma si parla anche di produzione di materiale. La Polizia Postale ha pubblicato: “La Polizia di Stato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Torino, ha proceduto all’arresto di un quarantenne medico torinese indagato per produzione di contenuti multimediali realizzati mediante sfruttamento di minori e detenzione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico scaricato in rete“.
Pedopornografia online: come proteggere i tuoi figli
Come puoi proteggere i tuoi figli dalla pedopornografia online e dai suoi pericoli, come ad esempio il Sextortion che coinvolge minori online? “Parlare, interessarsi e prevenire sono le parole chiave, dunque, per evitare di trovarsi coinvolti in situazioni rischiose“, spiegano gli esperti di Save The Children.
Devono imparare ad esercitare il proprio pensiero critico anche quando sono online, quando cioè provare empatia per l’altro è più difficile, perché scatta un meccanismo di de-responsabilizzazione e di distacco. Devono sapere che se si ritrovano in una situazione più grande di loro, possono chiedere aiuto e possono chiederlo e riceverlo anche se si sono messi nei guai.
La Polizia Postale ha spiegato: “Gli usi che i pedofili online fanno della rete sono molteplici: ci sono soggetti che utilizzano la rete per richiedere, ottenere, scambiare e commercializzare foto o filmati che ritraggono rapporti sessuali tra adulti e bambini (pedopornografia online). Ci sono altre soggetti che utilizzano la rete per offrire, richiedere o pubblicizzare la possibilità di effettuare incontri sessuali con bambini in Italia e/o in paesi stranieri (turismo sessuale). Altri ancora che utilizzano la rete per avere contatti con bambini, fare discorsi sessuali con loro, spingerli a un incontro finalizzato a realizzare, prima o dopo, un abuso sessuale (molestie, adescamento online)“.
Ecco alcuni consigli pratici da mettere in atto per proteggere i tuoi figli dalla pedopornografia online. Potresti posizionare il computer in una stanza che sia di accesso comune da parte di tutti i componenti della famiglia. Esistono anche software specifici che permettono di bloccare contenuti vietati e soprattutto intervengono nel caso qualcuno del web dovesse contattarli impropriamente.
Infine, la Polizia Postale consiglia anche di “educare i giovani internauti: a non rivelare a persone sconosciute informazioni sensibili (orari di lavoro dei genitori, indirizzo e utenze telefoniche, password di account in uso alla famiglia, etc.), a non accettare appuntamenti reali e virtuali con persone che seppur asseritamente minorenni, si intrattengono su temi legati al sesso, o preannunciano proprie condotte penalmente rilevanti (ad esempio anche il possesso di una sola immagine di minore intento in atti sessuali o semplicemente nudo può configurare il reato di detenzione di materiale pedo-pornografico)“.