7 prompt che trasformano Gemini in un assistente straordinario

Gemini ha avuto un inizio difficile. Quando Google lo lanciò come evoluzione di Bard, le prime impressioni furono tiepide: risposte imprecise, occasionali allucinazioni, prestazioni inconsistenti. Molti utenti tornarono rapidamente alle alternative più consolidate, catalogando Gemini come l’ennesimo tentativo poco riuscito di Big G nel campo dell’intelligenza artificiale.

Ma qualcosa è cambiato negli ultimi mesi. Con aggiornamenti costanti e l’introduzione di funzionalità innovative, Gemini si è trasformato in qualcosa di inaspettato: in un vero e proprio ecosistema AI.

7 prompt per sfruttare al massimo Gemini

I prompt che rivelano le capacità nascoste di Gemini!

1. Il giornalista sempre sul pezzo

Riassumi le 3 principali notizie di oggi sull’AI usando un linguaggio semplice e includi link a fonti affidabili.

Sembra un prompt banale, vero? Eppure non lo è. Gemini accede al web in tempo reale, analizza articoli in decine di lingue, verifica le fonti e sintetizza tutto in pochi secondi. Il trucco sta nei dettagli. Quando si chiede di fare rifermento a fonti affidabili, Gemini non si limita a linkare il primo risultato di Google. Analizza l’autorevolezza delle testate, incrocia le informazioni, scarta le fake news.

2. Nano Banana: il Photoshop versione facile

Immaginiamo di avere una foto qualsiasi e chiedere a Gemini: Trasforma questa immagine in una locandina in stile anime futuristico. Mantieni i tratti principali del soggetto, aggiungi un’illuminazione neon suggestiva e inserisci un titolo in alto in font bold: “La nuova era dell’AI”.

Questa è la forza di Nano Banana, il segreto meglio custodito di Google. Mentre l’attenzione mediatica è tutta sul generatore di immagini di ChatGPT, questa funzione nascosta dentro Gemini produce risultati che mettono in ombra la concorrenza. E con 100 generazioni gratuite al giorno, l’esperienza diventa di fatto illimitata per un uso quotidiano.

La cosa più incredibile è la comprensione del contesto. Quando si specifica di i tratti principali del soggetto, Gemini capisce che si vuole preservare l’identità visiva mentre si trasforma tutto il resto. Si può usare questo prompt per creare materiale promozionale per eventi, biglietti d’auguri personalizzati, persino mock-up per presentazioni aziendali.

3. Veo 3 per generare video incredibili

Crea un video verticale 9:16 di una strada cittadina futuristica di notte, insegne al neon luminose, persone che camminano e auto volanti in alto. Aggiungi suoni ambientali della città.

Con Veo 3, Google ha alzato decisamente l’asticella in fatto di generazione di video. Non parliamo più di semplici immagini che si muovono, ma di scene complete con tutto quello che serve: audio sincronizzato, movimenti convincenti e quell’atmosfera da cinema che fa dimenticare di star guardando qualcosa fatto da un algoritmo.

Anche qui, il trucco sta nell’essere specifici. Video verticale 9:16 dice a Gemini che si sta creando un contenuto per Instagram o TikTok. Suoni ambientali trasforma un video muto in un’esperienza immersiva. Ogni dettaglio conta e Veo 3 li interpreta con estrema precisione.

Attenzione però: Sulla piattaforma di Google AI Studio, è ancora di default Veo 2. Si deve selezionare manualmente Veo 3 per ottenere l’audio e la qualità superiore. È un dettaglio che Google non pubblicizza, ma che fa la differenza tra un video amatoriale e uno professionale. I token sono limitati anche con l’abbonamento Ultra, quindi ogni prompt deve essere calibrato alla perfezione.

4. Il tutor

Agisci come un tutor di francese. Fammi domande semplici in francese, dammi il tempo di rispondere a voce, poi correggi eventuali errori in modo gentile e incoraggiante. Dopo la correzione, prosegui la conversazione con una nuova domanda.

Gemini Live trasforma lo smartphone in un insegnante privato disponibile e paziente. È in grado di conversare in modo naturale, con tanto di pause, cambi di intonazione, e persino battute occasionali.

La furbata sta nell’approccio correggi eventuali errori in modo gentile e incoraggiante. Invece di interrompere brutalmente per ogni errore, Gemini riformula naturalmente la frase nella versione corretta, proprio come farebbe un bravo insegnante. Così si impara senza nemmeno accorgersene.

Si può usare questa tecnica per qualunque cosa, per prepararsi a meeting internazionali, presentazioni, persino per aiutare i propri figli con i compiti in inglese. La funzione visiva aggiunge un livello extra. È possibile mostrare oggetti e chiedere come si chiamano nella lingua target. È Duolingo dopato, gratis e infinitamente più flessibile!

5. Deep Research: il ricercatore accademico

La funzione Deep Research di Gemini non si limita a riassumere contenuti già noti, ma si avvicina al lavoro di un vero ricercatore. Invece di leggere una pagina Wikipedia, si ottiene un’analisi strutturata che raccoglie fonti accademiche, le confronta e ne mette in luce convergenze e contraddizioni. È uno strumento pensato per chi deve affrontare progetti complessi senza perdere settimane a cercare, selezionare e sintetizzare articoli scientifici.

Un prompt possibile, ad esempio, potrebbe essere: Analizza come i grandi modelli linguistici vengono applicati in ambito sanitario. Riassumi almeno 6 articoli accademici revisionati da esperti del settore dal 2022 in poi, spiegando quali usi clinici sono già emersi, quali sfide etiche vengono sollevate e quali limiti tecnologici restano da superare. Includi riferimenti bibliografici in formato APA.

6. Il debugger che legge nel codice come Neo di Matrix…

Ecco uno snippet di codice Python [incollare codice]. Spiega perché sta fallendo, correggi e mostra come ottimizzarlo per la velocità

Questo prompt trasforma Gemini in un senior developer. Non solo identifica bug: comprende l’intento del codice, suggerisce architetture alternative, ottimizza per performance che si ignorava fossero possibili. La magia sta nella tripla azione: diagnosi, correzione, ottimizzazione. È come avere tre consulenti in uno. Gemini non si limita a far funzionare il codice: lo rende elegante ed efficiente.

7. L’agente di viaggio

Genera un itinerario di viaggio per una coppia che visita Roma per 3 giorni. Includi un programma giornaliero con attrazioni principali e qualche proposta meno turistica, opzioni realistiche di ristoranti romantici o tipici, e crea un’immagine del momento clou del Giorno 2: una passeggiata serale al Colosseo illuminato.

Questo non è un semplice generatore di itinerari. Gemini accede a dati in tempo reale su orari di apertura, disponibilità, recensioni recenti. Considera il budget implicito nella richiesta, e persino le condizioni meteo previste.

Google Gemini vs ChatGPT: perché non è una gara ma due strategie AI completamente diverse

Mentre tutti discutono di ChatGPT, Google sta costruendo qualcosa di diverso con Gemini. Non è più un semplice chatbot, ma un ecosistema AI che copre tutto: testi, immagini, video, audio, programmazione, ricerca scientifica, ecc. È quell’assistente universale che i film di fantascienza ci hanno fatto sognare per anni.

I nomi sono un casino (Gemini, Nano, Veo, ecc.), ma la strategia è chiarissima. Google non vuole battere ChatGPT sul suo terreno. Sta creando un’AI che si inserisce ovunque nella nostra vita. Non è in competizione con il chatbot di OpenAI, appartiene proprio un’altra categoria. Invece di puntare sul chatbot più intelligente, Google punta sull’AI più utile.

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