Ransomware Regione Lazio ferme le vaccinazioni

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Il servizio di prenotazione dei vaccini nella Regione Lazio è temporaneamente fermo per quello che la Regione stessa indica come un “attacco hacker“. Non si sa molto di più in questo momento, se non che da ore il siti correlati (sia quello della regione, sia il portale sulle vaccinazioni) sono fermi e non raggiungibili.

Regione Lazio, guai dal ransomware?

Tutto quel che è noto sapere in questo momento è quanto trapela dalle agenzie, mentre i tecnici stanno presumibilmente lavorando per un rapido ripristino della situazione: il rischio, infatti, è che il blocco dei sistemi possa portare a successivi rallentamenti della campagna vaccinale nella Regione.

I problemi sono stati segnalati in mattinata, ma con il passare delle ore è stato chiaro che il problema fosse grave e non destinato a risolversi rapidamente. Secondo quanto carpito dall’agenzia AGI, il problema sarebbe in un ransomware di tipo criptolocker, il che potrebbe legare il recupero eventuale di dati e sistemi soltanto a seguito di ripristino da backup o pagamento di riscatto. Resta il fatto che dati sensibili potrebbero essere entrati in possesso di utenze ben intenzionate a monetizzarne il valore in qualche modo.

Dalla Regione non giunge conferma su cause, movente e conseguenze potenziali. Le uniche parole sono quelle del Presidente della Regione:

Da stanotte è in corso un pesantissimo attacco hacker contro sistemi informatici LazioCrea che gestiscono prenotazioni vaccini. Un fatto gravissimo, blocca un servizio fondamentale. Ci scusiamo con i cittadini per gli inevitabili disservizi. Abbiamo segnalato alle autorità l’attacco e ringrazio tutti i dipendenti che da questa notte sono al lavoro per difendere la centrale e per tornare alla normalità.

Tutto ciò proprio nel giorno della milestone: “Oggi nonostante l’attacco hacker abbiamo raggiunto il 70% della popolazione adulta nel Lazio vaccinata. Un immenso grazie a una straordinaria comunità della nostra regione che ha lavorato unita per questo obiettivo“.

Aggiornamento

In serata giungono conferme: a seguito dell’attacco ala Centro Elaborazione Dati della Regione Lazio, è stata infine portata avanti una richiesta di riscatto con “riscatto in Bitcoin“. Ransomware confermato, dunque.

Dalla Regione fanno sapere che le vaccinazioni proseguiranno, ma presumibilmente a ritmo rallentato in virtù della necessità di una registrazione manuale delle vaccinazioni effettuate invece del tradizionale sistema informatico fin qui adottato.

Ancora nessuna previsione circa il possibile ripristino del sistema e sorgono timori circa il rilascio tempestivo di nuovi Green Pass in vista dell’esodo estivo.

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