L’IA è un Alleato fondamentale per i CISO

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L’IA è un Alleato fondamentale per i CISO


Nell’era digitale, la sicurezza informatica è diventata una priorità assoluta per le aziende di ogni dimensione. Secondo recenti studi, quasi il 70% delle organizzazioni ritiene di non poter affrontare efficacemente le minacce cyber senza l’ausilio di strumenti potenziati dall’intelligenza artificiale.

Questa tecnologia sta rapidamente diventando un elemento chiave nelle strategie di difesa digitale, offrendo vantaggi significativi in termini di rilevamento delle minacce, risposta agli incidenti e gestione dei rischi.

Check Point, azienda di sicurezza informatica, ha identificato dieci elementi cruciali che i Chief Information Security Officers (CISO) devono considerare per sfruttare al meglio l’IA nella protezione delle loro infrastrutture digitali.

  1. Identificazione delle anomalie: Oltre la metà delle aziende impiega l’intelligenza artificiale soprattutto per individuare minacce. Grazie alla sua capacità di analizzare rapidamente grandi quantità di dati, l’IA è particolarmente efficace nel riconoscere schemi insoliti e minacce potenziali, inclusi attacchi zero-day.
  2. Automazione e risposta tempestiva: Automatizzando attività ripetitive, l’IA consente agli analisti di concentrarsi su questioni più critiche, velocizzando così i tempi di reazione agli incidenti.
  3. Il machine learning in evoluzione: Le soluzioni basate sul machine learning si aggiornano continuamente, migliorando la loro efficacia nel contrastare nuove minacce. Questo permette ai CISO di operare in modo più efficiente, riducendo le preoccupazioni.
  4. Approccio modulare: L’intelligenza artificiale permette di implementare soluzioni di sicurezza in modo graduale e flessibile, iniziando ad esempio con la prevenzione delle minacce e la gestione degli incidenti, per poi aggiungere ulteriori moduli a seconda delle necessità. Questo approccio ottimizza il ritorno sugli investimenti.
  5. Sicurezza su misura: Check Point Harmony può integrarsi con Check Point Infinity, sfruttando l’IA contestuale per analizzare il comportamento degli utenti, il rischio delle applicazioni e la posizione dei dispositivi. Ciò consente di prevedere con maggiore precisione il comportamento degli attaccanti e di prepararsi di conseguenza.
  6. Analisi avanzata delle minacce: L’intelligenza artificiale può svelare connessioni nascoste nei dati, offrendo una comprensione più approfondita del panorama delle minacce. Le organizzazioni possono così ottenere una visione più chiara delle minacce che devono affrontare.
  7. Contrastare minacce supportate dall’IA: Con l’aumento dell’uso dell’intelligenza artificiale da parte dei cybercriminali, è fondamentale impiegare la stessa tecnologia per la difesa. Gli attaccanti utilizzano strumenti basati sull’IA per agire con velocità, sfruttare vulnerabilità, muoversi lateralmente e colpire più obiettivi contemporaneamente, ampliando così le minacce informatiche.
  8. Controllo dinamico degli accessi: L’intelligenza artificiale può adattare in tempo reale le autorizzazioni di accesso in base al comportamento degli utenti e a fattori contestuali, riducendo il rischio di accessi non autorizzati.
  9. Collaborazione uomo-macchina: Sebbene l’IA offra velocità, analisi e automazione senza pari, elementi come il giudizio, l’esperienza e l’intuizione umana rimangono insostituibili nel processo di prevenzione delle minacce informatiche. Il futuro della cybersecurity per Check Point si basa sulla sinergia tra esperti umani e sistemi IA, combinando l’intuizione umana con la potenza analitica delle macchine. Tuttavia, questo richiede un cambio di mentalità, considerando l’IA come un partner prezioso e non come un sostituto dell’uomo.
  10. Risparmi economici e sicurezza: Oltre a migliorare la sicurezza, l’adozione di soluzioni basate sull’IA può portare a significativi risparmi. Uno studio di IBM ha mostrato che le organizzazioni che utilizzano IA e automazione nella sicurezza informatica hanno risparmiato in media 3,05 milioni di dollari sui costi legati alle violazioni rispetto a quelle che non le utilizzano.

In conclusione, l’integrazione dell’IA nelle strategie di cybersecurity non è più un’opzione, ma una necessità. Questo approccio non solo migliora la capacità di prevenzione e risposta agli attacchi ma fornisce anche la tranquillità necessaria per affrontare con fiducia le sfide del panorama digitale in continua evoluzione.



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