Apple si oppone alla verifica dell’età per il download delle app
Ott 14, 2025 Marina Londei
Gestione dati, In evidenza, News, Privacy, RSS, Tecnologia
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In un nuovo post sul proprio blog, Apple ha espresso i suoi dubbi su una legge che rende obbligatoria la verifica dell’età per tutti coloro che vogliono scaricare applicazioni dallo Store o effettuare acquisti in-app.
La nuova legge – SB2420 – entrerà in vigore in Texas a partire dal 1° gennaio 2026 e prevede che chiunque voglia creare un account Apple (ma anche Google) a confermare di avere più di 18 anni; per fare ciò, gli sviluppatori e gli operatori dei marketplace di app dovranno di fatto raccogliere informazioni sull’età dei nuovi utenti, ovvero tramite caricamento di carte d’identità e dati dei genitori o tutori.
“Pur condividendo l’obiettivo di rafforzare la sicurezza dei minori online, temiamo che SB2420 vada a impattare la privacy degli utenti richiedendo la raccolta di informazioni sensibili e di identificazione personale per scaricare qualsiasi applicazione, anche se un utente vuole semplicemente controllare il meteo o i risultati sportivi” ha affermato la compagnia.
La critica mossa da Apple sulla verifica dell’età è infatti relativa all’applicazione indiscriminata della legge. Per la compagnia non si tratta però soltanto di un problema di privacy, ma di un peso aggiuntivo per gli sviluppatori: quando la legge verrà definitivamente approvata, tutti gli account Apple di persone sotto i 18 anni saranno obbligati a far parte di in un gruppo “In famiglia”e saranno i genitori o i tutori a dover confermare tutti i download, gli acquisti e le transazioni; ciò “impatterà gli sviluppatori che dovranno implementare nuove funzionalità e modificare il comportamento delle proprie applicazioni per essere a norma di legge“.
Questa disposizione non rimarrà confinata in Texas, ma diventerà legge anche in Utah e Louisiana nel corso del 2026, e potenzialmente anche in altri stati U.S.A.
Secondo Apple, sarebbe opportuno che la legge introducesse l’obbligo del controllo dell’età solo per quelle applicazioni che sono classificate come potenzialmente non adatte ai minori.
In ogni caso, per supportare gli sviluppatori, Apple ha annunciato l’introduzione di nuove funzionalità che facilitano l’implementazione dei controlli di età. Gli sviluppatori possono già integrare l’API “Declared Age Range” ed entro fine anno saranno disponibili nuove feature che permettono di riottenere il consenso dei genitori in caso di aggiornamento delle app.
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