La città di Rossini e dei Be Forest, dei Cani (punk band ’80) e dei Death SS, dei Camillas e Riz Ortolani, il posto in cui Gianni Sassi tornava ogni volta che poteva e dove Pavarotti si faceva ritrarre più che iconico su un malcapitato booster. Se tanti luoghi in Italia si possono definire “città della musica”, Pesaro ha oggettivamente argomenti molto solidi da portare a proprio favore.
Impeccabile è per questo la scelta di Butik– impresa sociale impegnata a valorizzare il patrimonio musicale italiano – di tenere qui la quarta edizione del suoFestival del Turismo Musicale,dal 15 (con la prima giornata che si terrà online) al 20 ottobre. Dopo Milano, Cremona e Napoli si va al mare, lungo quell’Oceano Adriatico che i cantanti di questa terra hanno contribuito a mitizzare. L’evento, in collaborazione con il Comune di Pesaro nell’anno in cui la città è Capitale Italiana della Cultura, ha un calendario ricchissimo, tra talk, concerti, dj set, visite guidate e laboratori, per celebrare la ricchezza e l’eredità unica di questa terra da un punto di vista artistico, dalla lirica e fino all’hardcore punk e allo shoegaze. Tutto troppo bello per perderselo. Infatti Rockit ci sarà, organizzando assieme a Butik una serie di eventi, che vi racconteremo in questi giorni.
Anzi, il primo ve lo raccontiamo subito. Sarà sabato 19 ottobre con due talk al Circolo Mengaroni, locale fondamentale per la musica dal vivo in città. Si parlerà del ruolo unico che Pesaro ha avuto per la scena alternativa italiana. Il primo incontro è in programma alle 12 e ha come titolo Se Seattle avesse il mare. Sarà una sorta di incontro tra generi e generazioni per ricostruire assieme la memoria condivisa della musica alternativa pesarese. Qua negli anni ’80 e ’90, infatti, c’è stata una delle scene punk più prolifiche d’Italia, a inizio 2000, invece, un’altra ondata, con quel suono made in Pesaro che molti conoscono, quello di Be Forest, Soviet Soviet, Brothers in Law e molti altri. Quali sono state le realtà fondamentali e cosa hanno lasciato? Ne parleremo con: Stefano Tombari, Bagni Elsa – Sprinzi – PopGruppo; Roberto Baioni, Circolo Mengaroni – Container47 – Skhuravy; Giuliano Antinori, Grà – Aerodynamics – Fangoso Lagoons – A Number Two – Plastic; Ricky Siano, Pulmanx; Leonardo Antinori, Gastone – Rellas – Oberdan; Gianluca Tartaglia – G.A.M.S. Bolivar (e molto altro).
A seguire brunch e un dj set a tema, prima di riprendere (dalle 14.30) con un altro appuntamento dal titolo Adriatico: un oceano da inventare. Da Senigallia a Fano, passando per Pesaro, parleremo di come il mare di casa ha plasmato l’immaginario degli artisti di questa terra. PerColombre (uno degli ospiti assieme a una delle artiste più famose del territorio, Maria Antonietta, e all’anima di Black Marmalade RecordsLeonardo D’Elia), infatti, il mare da queste parti sembra provenire da un libro di Gabriel García Márquez. Per Ivan Graziani i marinai marchigiani erano un tutt’uno con il cielo, il vento e il mare. E poi ci sono gli artisti della scena alternativa pesarese che – anche se quando si erano innamorati dei suoni che arrivavano da Londra o a Los Angeles – nei confronti di queste spiagge e queste onde così mansuete hanno sempre provato un’attrazione magnetica. È l’Oceano Adriatico, qualcosa che la musica ha “sfigurato” fino a renderlo fantasia e mito, un luogo dell’anima. E a ridefinire l’immagine e l’immaginario. Analizziamo questo processo con alcuni dei progetti artistici “locali” più affascinanti degli ultimi anni. Si inizia alle 14.30. Entrambi gli eventi sono gratuiti, bisogna però prenotarsi qua.
Veniamo agli altri eventi già lanciati, in attesa che molti altri compongano un calendario fittissimo di appuntamenti per questo weekend lungo di ottobre (che è il nuovo settembre, diciamocelo). Il 15 sarà tempo di panel in streaming, visibili gratuitamente dall’homepage di www.turismomusicale.net. Dalle 10:30 alle 16:30 ci saranno tre tavoli di discussione per tracciare le nuove rotte del turismo musicale, con focus su Emilia Romagna (EMILIA CALLING!), folklore (THAT’S ALL FOLKLORE) e Città creative UNESCO (UNESCO CREATIVE CITIES). Saranno importantissimi momenti di confronto per fare dialogare tra loro Comuni, Enti di Promozione Territoriale, Music Commission, artisti, docenti universitari e professionisti del terzo settore. Qua trovate tutto il programma.
Il 20 ottobre dalle 18.30 ci sarà poi un appuntamento diventato un classico: il tradizionale concerto dal balcone della casa natale di Rossini a Pesaro. Un appuntamento a metà tra un concerto e un flash-mob che vede protagonisti gli ex allievi dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda“, che proporranno alcuni brani dalle più famose opere rossiniane.
Pochi minuti prima, dalle 18 e fino alle 22, Rossini sarà protagonista di un altro evento presso Casa Bucci, in Strada della Romagna. Per chiudere TUM 2024 alla grande ci sarà un momento musicale performativo unico nel suo genere, con aperitivo pop, dove Rossini verrà portato “al limite della patafisica”. L’evento è realizzato in collaborazione con Casa Bucci e Società dell’Uso e ha come titolo ROSSINI K. Sarà composto di vari appuntamenti, nessuno dei quali in alcun modo scontato. Si va dalla creazione di un “menù rossiniano” alla riedizione della mitica statuetta in ceramica di Franco Bucci dedicata al compositore, fino all’esecuzione in prima assoluta di CRESCENDO, uncapriccio rossiniano per geofono, forno elettrico ed accadimenti vari. Qua per prenotarsi (gratis con libera donazione).
Date un occhio sempre al sito di TUM o seguite Rockit per scoprire tutti gli altri appuntamenti annunciati
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L’articolo TUM: un festival celebra l’unicità di Pesaro nella storia della musica italiana di Dario Falcini è apparso su Rockit.it il 2024-09-27 14:22:00