Nel mondo dei media digitali in costante evoluzione e sempre accattivante, le istituzioni vanno e vengono. Le amate pubblicazioni e piattaforme falliscono, vengono acquistati da entità aziendali o downgrade a un’operazione a ossa nude a un ritmo allarmante. Questa è una brutta notizia per la conservazione delle sottoculture sotterranee. Quando mixesDB, il sito Web di lunga data cataloga tracklist di mix di DJ, programmi radiofonici e podcast, fermare L’anno scorso, ha avvertito che il suo intero database non sarebbe più accessibile. A causa della pubblicità zero e dei modelli di donazione non riusciti, MixesDB non è stato in grado di aggiornare il suo codice e continuare a funzionare su server moderni, ha detto all’epoca. Il sito ora ha un nuovo casaper fortuna, ma la sua minaccia di estinzione ha causato molta angoscia. Operatori digitali indipendenti servono come incubatrici primari della cultura club e rave, incaricati di condividere i ricchi lasciti di queste comunità con il pubblico globale. Quando quel mandato viene ostacolato o in piano, sia a causa delle tendenze dei media digitali, della grande tecnologia, del Complesso industriale del festivalsocial network o algoritmi: minaccia l’eredità della vita notturna e della musica elettronica. La soluzione? Più progetti d’archivio. Il mese scorso ha visto il lancio di Archivi di musica transun’organizzazione no profit che cerca di catturare la storia della produzione musicale da parte di artisti trans. “Nell’era dei social media e dei servizi di streaming, la nostra esistenza è per il capriccio della supervisione e degli algoritmi aziendali”, spiegano i fondatori sul loro sito Web. “In un clima politico in cui affrontiamo la censura e la cancellazione, vogliamo documentare la nostra storia e garantire il nostro futuro con mezzi fisici”.
Archivio di cultura rave del MidwestAnnunciato anche a giugno, cerca di raccogliere effimeri audiovisivi e stampati da Illinois, Indiana, Kansas, Michigan, Minnesota e altri stati che costituiscono il Midwest americano. Mira a diversificare come la vita notturna sovversiva può ottenere una permanenza autentica in un Industria sempre più commerciale.
Nina, un mercato musicale Web3 e una piattaforma di streaming, è arrivata nel 2021 con la conservazione come uno dei suoi obiettivi chiave. Nina è “una piattaforma in cui puoi evitare cose come i server di Myspace che scendono e 15 anni di musica vengono eliminati o cambiamenti politici a causa delle aziende vendute o chiuse”, il cofondatore Mike Pollard una volta disse in una dichiarazione. Non limitato ai blog o ai fan, l’archiviazione può assumere molte forme. Sonorità latenti collettive collettive con sede a Berlino spera proteggere Accordi tradizionali di Gamelan giavanese importandole direttamente nel software di produzione musicale come Ableton Live. Su un suggerimento simile, Echoes of the Archive è un evento di Toronto che cerca di dare nuova vita alle registrazioni storiche invitando artisti che rielaborano la musica tradizionale tramite sintesi, looping ed elaborazione digitale. Gli archivi svolgono un ruolo essenziale nell’elevazione del significato culturale della vita notturna e della musica elettronica. Forse più criticamente, può incoraggiare i politici a realizzare il valore sociale di questi settori e, si spera, investire su di essi.
Prospettive sul terreno
Un nuovo rapporto Dal gruppo di difesa della vita notturna Vibelab evidenzia le migliori pratiche e le linee guida per gli archivers emergenti. Gli autori fanno una distinzione chiave tra documentazione e archiviazione. Il primo cattura semplicemente momenti fugaci per un uso a breve termine, mentre il secondo garantisce l’accesso futuro fornendo un ampio contesto socio-economico e politico, hanno spiegato. “Un approccio olistico all’archiviazione della notte e della cultura del club deve comprendere sia l’emera tangibile che il valore effimero immateriale”, afferma il rapporto. “Gli archivi tradizionali spesso lottano per preservare il valore effimero, come la risonanza emotiva delle esperienze condivise sulla pista da ballo … combinando metodi di archivio strutturati con sforzi informali a guida della comunità, gli archivi possono riflettere autenticamente l’identità culturale della vita notturna.” “L’archiviazione è intrinsecamente politica, poiché le decisioni su cosa includere, dare la priorità e sottolineare, modellare le narrazioni che emergono”, hanno continuato gli autori. “Senza sforzi deliberati per contrastare i pregiudizi, il processo di selezione può riflettere i presupposti coloniali e geopolitici, minando o escludendo i contributi delle comunità razzialmente ed etnicamente minorite.” Questo può essere pericoloso, afferma il rapporto, perché invece possono emergere più narrazioni commerciali. Diverse sfide accompagnano l’archiviazione digitale. Questi includono la navigazione delle leggi sul copyright e affrontare i problemi di privacy nei contenuti online disponibili pubblicamente, il rapporto contrassegnato. “Migliorando l’accessibilità e l’applicabilità del finanziamento, nutrendo partenariati di supporto e offrendo competenze su copyright e privacy, le istituzioni possono aiutare gli archivi guidati dalla comunità a rafforzare la loro capacità di preservare il patrimonio culturale in modo responsabile.” Ma anche gli archivi guidati dalla comunità affrontano altre sfide, in particolare quando si tratta di finanziamenti, personale e supporto tecnico per la digitalizzazione e la gestione dei metadati. Il rapporto ha osservato come “i quadri di finanziamento tradizionali spesso non riescono a valutare le pratiche di archivio non tradizionali”. Ha esortato le istituzioni a aumentare le opportunità di finanziamento, alimentare partenariati di supporto e offrire competenze sul copyright e sulla privacy per tali progetti.
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